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Barbara d'Urso si difende: "Tv del dolore, ma se la concorrenza...", attacco alla Rai

Maria Pezzi
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Barbara d'Urso, intervistata da Il Fatto Quotidiano, ha rivendicato i buoni risultati di ascolto fatti registrare dalla sua ultima creatura televisiva, ossia Live - Non è la d'Urso.  "Cos'è trash nei miei programmi? Il fatto che io rida, faccia venire in trasmissione il Ken Umano e la ragazza con la vita più stretta? Allora anche il Guinness World Record è trash. Sono trash perché nei miei talk urlano? In tv si urla dalla mattina alla sera. Lo ripeto, c'è una lunga lista di programmi di successo che vengono etichettati così. Forse il pubblico li sceglie perché ha solo voglia di staccare la spina, ma non per questo deve essere giudicato". Si tratta forse di tv del dolore? "La mia tv è esattamente come quella che fa il mio competitor. Se c'è un femminicidio, i miei giornalisti cercano di parlare con la mamma della ragazza che non c'è più. I giornalisti del competitor cercano di fare esattamente la stessa cosa. Queste storie servono a mandare messaggi importanti, io da anni ripeto in onda 'chi ti picchia non ti ama', la tv deve servire anche a sensibilizzare la gente sui temi importanti".  Per approfondire leggi anche: Massimo Giletti contattato da Mediaset

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