"You are the movie, this is the music", in uscita il 20 luglio l'album scritto e prodotto da Joe Schievano
L’album You are the movie, this is the music, in uscita il 20 luglio su tutte le piattaforme digitali, scritto e prodotto da Joe Schievano per la Soundrivemotion, costituisce il sesto lavoro discografico dell’artista, sound designer e compositore musicale per film e televisione. Dopo il successo di Epìtome (2021) Schievano torna a produrre musica per film con un album dalla distinta fluidità armonica, in cui si sovrappongono sonorità diverse, ma efficacemente coesistenti. L’album consta di 10 brani attraversati dalla stessa complessità sonora, in cui emerge l’abilità dell’artista di far collimare sapientemente suoni, musica e voci. Nell’album si vede rinnovata la fruttuosa collaborazione – già avviata da Schievano con la fondazione dell’associazione culturale Tàdan (2020) e con l’EP Epìtome (2021) – con la cantautrice e attrice Maria Roveran. In You are the movie, this is the music la Roveran è “sirena ideale” del brano Oceanic suite, cui offre un prezioso e avvolgente contributo vocale. Questo utilizzo della voce come uno dei suoni della realtà, è tangibile in tutto l’album, nella scelta di un realistico sound design: il suono del mondo (ambienti, voci, rumore di oggetti) che si integra e diventa spontaneamente musica nella musica, permettendo all’autore di rivelare l’interazione perfetta tra musica, suono e voce. Schievano indaga da sempre il connubio tra immagine e musica, attingendo anche a sonorità classiche e complesse e in You are the movie, this is the music l’eco di Bach è chiara nelle «temporanee sfocature» del piano di Kanako Shirakawa, compositrice, organista e pianista giapponese originaria di Kobe, il cui pattern evocativo accompagna Where the wind dies, seconda traccia dell’album di Schievano, in «un luogo immaginario, come quello in cui va a placarsi il vento» (J. Schievano). Tra gli altri interventi nella strutturazione del lavoro, si menzionano il violoncello di Laura Balbinot e il mixaggio di Alberto Gaffuri, preziose tessere che contribuiscono a creare il variegato mosaico di Schievano, che evoca, focalizza, sottolinea, contestualizza, avvolge.
NOTE DELL’ARTISTA JOE SCHIEVANO : “Ognuno di noi è il suo film. Tu sei il film. Sei il sublime regista della tua vita e forse in parte anche l’autore del soggetto e lo sceneggiatore. La musica del film non solo è indispensabile ma spesso involontaria. Chi non ha canzoni che sono state la colonna sonora di eventi importanti o di interi periodi? Per chi ha un proprio dialogo interiore, però, le canzoni possono essere troppo ingombranti, le parole sono superflue e c’è bisogno di un vero e proprio accompagnamento. Ecco, la mia musica, strumentale è una colonna sonora che vuole accompagnare le scene della vita, i momenti che, come immagini, scorrono sullo schermo interiore delle persone che sentono, che amano, che reagiscono, che sognano, che vivono. Tu sei il film. Questa è la musica. Per questo ho voluto che questo album suonasse al di là dei generi musicali, voglio esprimere diversità come sono diverse le scene che ci scorrono dentro nel film della vita. Potremmo dire che la struttura è pensata come una compilation. Qui, come nella vita, non c’è la rigorosa coerenza tra i brani tipica del concept album: le sonorità, gli strumenti, il mood armonico e melodico, in questo album variano, invitano a ‘surfare’ tra i generi accompagnando le notti e i giorni con suggestioni diverse, dall’elettronica alla neo classica, passando per il rock contemporaneo”. (Joe Schievano) Crediti non contrattuali
TRACCE AFTER A WAR DAY È un brano in cui si fondono sonorità elettroniche e chitarra, con cui Schievano vuole rappresentare lo scarto improvviso dalla quotidianità: “tutti noi viviamo le nostre guerre quotidiane. E c’è sempre un momento a fine giornata, breve o lungo, che ci fa sentire dei guerrieri che stanno facendo un bilancio”.
WHERE THE WIND DIES “Il vento passa tra mille cose, campi, foreste, laghi, case, persone” e le sonorità classiche vibrano in questo brano musicalmente complesso, pensato da Schievano come fortemente ancorato all’andamento filmico, “quel momento in un film in cui il personaggio decide di lasciar andare, o di finire la propria corsa”. Nella menzione di Bach, si evolvono pattern evocativi eseguiti da un piano solo che creano sonorità eteree. Al pianoforte Kanako Shirakawa, compositrice, pianista e ora insegnante di meditazione, la cui collaborazione con Schievano inizia alla Berklee School di Boston nell’ambito del corso di Composizione e Orchestrazione per Film. OCEANIC SUITE Maria Roveran, autrice e interprete di Epitome, dà voce al brano ed è ancora sirena ideale per la musica di Schievano. Il brano, della durata di otto minuti, può essere definito come un viaggio immersivo, un approfondimento delle spaziosità sonore, in un affascinante abisso intarsiato di suoni diversi, equorei, che stimolano la creazione di immagini e suggestioni. Le voci si incontrano e si fondono in uno struggente mood in cui si aprono progressivamente oceani armonici. E, intanto, natura, archetipo e uomo tecnologico si interrogano sul domani dell’oceano. La tecnica usata da Schievano è il sound design, qui al centro della scena per far collimare suoni, musica e voci. Con Ocean Drums Schievano ricrea gli immersivi ambienti marini, suggestivamente attraversati da basso Synth, pianoforte e voci. Crediti non contrattuali
DIRTY VAINGLORY “La vanagloria proviene da molto lontano, la storia ce la racconta con episodi che si susseguono senza pausa”. Dirty vanaglory è un pezzo costantemente solcato da una musica invadente e senza tempo. Al sapiente uso di brass elettronici, che danno alla tonalità una fantascienza stile vintage, Schievano alterna chitarre dissonanti, che creano un contrasto musicale fortemente connesso al titolo stesso: “dirty, tutto è sporcato, come leinevitabili conseguenze della vanagloria”. AGUA VENTOSA Il brano è stato pensato per un docufilm portoghese diretto da Marco Schiavon: Agua Nas Guelras (2020), interamente ambientato nelle Azzorre, in una terra solcata da vento e oceano. Si tratta di un largo, che esprime carattere e passione, in cui l’elemento marino fa da sfondo concreto alla musica. Il violoncello, “lo strumento più struggente e profondo che descrive ogni mare”, è qui suonato da Laura Balbinot. MY FACE ON THE MIRROR Qui l’intento Schievano è l’espressione di un gioco continuo di dualità attraverso un rock molto diretto, con qualche reminiscenza della new wave degli anni Ottanta e uno spirito punk senza tempo, emergente nel ritornello. Questo collimare di generi diversi e simili, per Schievano, funziona come un vero e proprio specchio generazionale, ancora una volta evocativo e tagliente. VOLTI Un brano malinconico, attraversato da voci sintetiche, archi e “un bordone un po’ instabile”, che proietta nel passato, “in scene di cose accadute, ricordi attutiti dal tempo, ma presenti, con emozione e tenerezza”. Volti è stato utilizzato nei titoli di coda del documentario Le storie che saremo (2020), un lavoro collettivo di sei registi italiani che hanno avuto a disposizione materiali storici dagli archivi e ne hanno tratto un collage di vite vissute rese ancora più emozionanti dalla sfocatura del passato. Crediti non contrattuali
TRY TO TELL ME Incentrato sulla capacità della motilità e dell’espressione corporea di sostituirsi alla parola, Try to tell me è una danza narrativa, un “movimento che racconta la nascita di un’idea, di un dialogo interiore, del processo meraviglioso del pensiero”. Evidente è la fluidità armonica, ancora una volta caratterizzata e resa da Schievano dal sovrapporsi di suoni diversi ma efficacemente coesistenti. GLASS IN MY HAND Un gioco di parole per descrivere un brano che gioca con il mood del minimalismo di Philip Glass. “Anche se arricchita di diverse soluzioni armoniche e cadenze, è musica che rappresenta emozioni che non esplodono, ma restano in una specie di limbo inespressivo”. Spicca ancora una volta l’uso sapiente del pianoforte quale strumento privilegiato per seguire l’andamento melodico della complessa riflessione musicale di Schievano. NEW ANCIENT SOUNDS “Il ticchettio del tempo si fa musica. Il brano riflette sullo scorrere del tempo, sul ritmo e sui tempi che misurano la matematica della nostra vita”. Anche in New ancient sound emerge con forza l’uso del sound design, con cui Schievano intreccia ritmiche sovrapposte, suoni che rievocano antichi orologi, melodie circolari, il ritorno costante e il costante cambiamento. Si può qui rinvenire l’impronta di uno strumento antico come l’arpa, in dialogo continuo – e ancora una volta tagliente – con suoni contemporanei. Crediti non contrattuali
JOE SCHIEVANO Joe Schievano è Sound Designer e compositore di musica per film e tv. Inizia la sua carriera di musicista nel 1990 come Lead Guitar, e fonda il gruppo Radiofiera con cui pubblica due album (Piòva, 1995; Allarme, 1997) e intraprende un’intensa attività di concerti live. Nel 2005, assieme a Paolo Steffan (compositore per produzioni cinematografiche internazionali per Pino Donaggio) inizia a comporre musica per immagini con la sigla NAX (Network Audio Experience). Nel 2014 fonda la casa di produzione musicale Soundrivemotion. Dal 2016 è presidente della giuria "Soundrivemotion Award" al Sole Luna Doc Film Festival, per la miglior colonna sonora dei film in concorso. Nel 2020 fonda – insieme a Maria Roveran, Teresa Farella e Jessica Tosi – Tàdan, un’associazione culturale che si occupa di realizzare e promuovere l’arte contemporanea e performativa, collaborando come sound designer a vari progetti artistici. Crediti non contrattuali
PRODUZIONI MUSICALI PER IL CINEMA: Colonna sonora del film Tre visi di Stefano Pesce (2020) - cortometraggio; Colonna sonora del film La montagna incantata di Claudio Zulian (2020); Colonna sonora del film Le storie che saremo di Daniele Atzeni, Marco Bertozzi, Claudio Casazza, Giulia Cosentino, Irene Dionisio, Martina Melilli, Matteo Zadra (2020); Colonna sonora del film Agua Nas Guelras di Marco Schiavon (2019); Musica del brano ‘Anime Liquide’ per il film Effetto domino di Alessandro Rossetto (2019); Colonna sonora del film Poesia in carne ed ossa di Marco Pavan (2018); Colonna sonora del film Scorciatoie di Corrado Ceron (2015); Colonna sonora del film Inner Me di Antonio Spanò (2016) - cortometraggio; Colonna sonora del film The Toy di Phil Soheili (2015) – cortometraggio. PRODUZIONI MUSICALI PER IL TEATRO: Musiche e Sound Design dello spettacolo La signorina Julie di Strindberg (2020); Musiche e Sound Design dello spettacolo Filo Filò di Marco Paolini (2019). PRODUZIONI MUSICALI PER MOSTRE D’ARTE Musiche per la Mostra di Arte Contemporanea The Ground We Have in Common – Fondazione Benetton (2018). DISCOGRAFIA: EPÌTOME (Ep, 2021); SONGS FOR AN EARLY SEASON con Kalicantus Ensamble (2018); MISSA SE LA FACE AY PALE DI DU FAY di Du Fay (2016); FLOW 01 MEDITATION (2014); RADIOFIERA – ALLARME (1998).