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Asia Argento, "una putt*** non viene stuprata?": drammatico sfogo, parole pesantissime

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Un'intervista dai toni durissimi, drammatici, quella concessa da Asia Argento a Oggi. L'attrice si confida del rotocalco e torna a parlare delle violenze subite da Harvey Weinstein e della successiva denuncia. E spiega quanto le sia accaduto dopo aver puntato il dito contro il potente produttore di Hollywood, oggi finito in carcere. 

Parlando della denuncia, spiega: "Non l’ho fatto per me, ero la più semplice da distruggere. Per la gente, ero una putt***… e una putt*** non viene violentata, no? Parlare non è stata una vittoria. L’unica vittoria è che lui sia in prigione... So che il mio gesto ha aiutato alcune donne e per questo non me ne pento", spiega Asia Argento.

 

Dunque, punta il dito contro la "deriva del movimento MeToo" e del "falso moralismo che ha generato. Non si può più girare una scena di sesso a Hollywood se non è presente uno specialista che sorveglia che tutto sia in ordine!", svela. Dunque, una battuta sul suicidio di Anthony Bourdain, morto nel 2018, suo ex compagno: "L’ho sognato un mese fa, ed era la prima volta. È venuto a spiegarmi perché l’aveva fatto. Provo ancora un dolore incredibile. Sono sicura che nel momento stesso in cui è uscito dal suo corpo si sia detto: Ma che ho fatto?!. Accetto ciò che non posso cambiare. La vita è anche la morte", sospira Asia Argento.

 

E ancora, ripercorrendo la sua vita: "Se mi considero una sopravvissuta? Mi piace questa parola. Più di vittima. Nessuno mi ha mai protetto, per cui l’ho fatto da sola. Una parte di me ha sempre voluto farmi del male, mentre l’altra si spingeva in alto… Il mio lato autodistruttivo, mi ha permesso di dimenticare il dolore, finché ha funzionato. Ho scherzato parecchio con la morte… Da qualche anno, ho smesso con tutto", conclude Asia Argento

 

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