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Iva Zanicchi, "la peggiore". Festival di Sanremo, filtra una voce: "Ci vorrebbe...", la colata di fango

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Delude Iva Zanicchi. Nelle pagelle delle canzoni in gara al Festival Sanremo, il primo febbraio, la sua "Voglio amarti", secondo il Corriere della sera, "ha un arrangiamento polveroso, per l'assolo di chitarra anni 80 ci vorrebbe Baudo a presentarla (4,5)". La Zanicchi comunque è pronta a calcare di nuovo il palco dell'Ariston portando in gara al festival numero 72, dopo le vittorie nel 1967 con Non pensare a me (cantata con Claudio Villa), nel 1969 con Zingara e nel 1974 con Ciao cara come stai.

 

 

Delle tre 'statuette', con il leone rampante e la palma, all'artista ne resta solo una che mostra in un post su Facebook. "Ovviamente scherzo - aggiunge - non vedo l'ora di salire sul palco e farvi sentire la nuova canzone, questo è ciò che conta. A presto e un bacio a tutti", conclude tra emoticon a forma di cuoricini e baci.

 

 

"Ricordi di Sanremo, il Festival vinto nel 1974, con Ciao Cara Come Stai? Questo è l'unico premio che mi rimane, gli altri due mi son stati rubati purtroppo. Forse torno a Sanremo anche per questo, per riprenderne almeno uno!", ha poi aggiunto la cantante. Secondo il Corriere in questa edizione vince il pop, "il genere che nelle classifiche sta riprendendo lo scettro dopo il tentato golpe indie-trap. E qui lo fa a colpi di amore raccontati nei modi più banali. Sesso non parliamone: un seno (Le Vibrazioni), sesso orale figurato (Achille Lauro), una mano sulla coscia (Ditonellapiaga e Rettore) e anche quello occasionale (Tananai) quando c’è non scandalizza".

 

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