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Sanremo, Achille Lauro denunciato: "Blasfemia e vilipendio". Il video mandato a Papa Francesco

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Puntuale come a ogni polemica, ecco la denunci del Codacons. Stavolta nel mirino c'è Achille Lauro "blasfemo" sul palco del Festival di Sanremo. Il presidente dell'associazione di consumatori Carlo Rienzi spiega all'agenzia Adnkronos: "Il rispetto per gli altri dovrebbe essere il primo dovere del servizio pubblico". Il Codacons presenterà un esposto alla Procura della Repubblica di Imperia per blasfemia e vilipendio della religione, in riferimento all'esibizione di Achille Lauro che nel corso della prima seguitissima puntata del Festival ha pensato bene di mettere in scena il suo battesimo, direttamente sul palco dell'Ariston. 

 

 

 

 

"Credo che i tantissimi cattolici interpretati dal vescovo di Ventimiglia offesi da gesti inutili e speculativi abbiano diritto a dare un segnale - tuona Rienzi - a chi consente certi comportamenti solo per squallidi fini di audience e di vendita di spazi pubblicitari". La performance dell'artista romano, sul finale del brano Domenica, ha scatenato veementi proteste anche da parte della politica, con Fratelli d'Italia in prima fila.

 

 

 

 

"Raccogliendo le proteste del mondo cattolico e del vescovo di Sanremo monsignor Antonio Suetta, abbiamo deciso di sottoporre quanto accaduto ieri all'Ariston all'attenzione della magistratura, affinché verifichi se l'esibizione di Achille Lauro possa configurare una offesa al sentimento cattolico e ai simboli della cristianità - conclude il Codacons -. Invieremo inoltre il video della performance di ieri a Papa Francesco, perché esprima una ferma condanna nei confronti della Rai". Secondo Pippo Baudo, decano dei conduttori del Festival, il gesto di Achille Lauro è stato "francamente un po' violento. Però - ha concluso intervistato sempre da Adnkronos - oggi ci si abitua a tutto".

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