Da censura

Sanremo 2022, Achille Lauro ancora da bollino rosso: si infila la mano nei pantaloni e... Roba da censura

Dopo l'auto-battesimo della prima sera a petto nudo e piedi scalzi, il finale con la patta dei pantaloni aperta per la seconda prova in gara al Festival di Sanremo di Achille Lauro con la sua Domenica. Sul finale della canzone, circondato dall'Harlem Gospel Choir, il cantante si è aperto la camicia e ha slacciato i bottoni dei pantaloni per accennare - e non solo - alla discesa di una mano nelle mutande.  

 

Insomma, Achille Laura ama provocare e continuerà a farlo. Dopo la sua prima performance, il vescovo di Sanremo, monsignor Antonio Suetta, lo aveva fortemente criticato parlando di "spettacolo penso" e di "profanazione" dei "segni sacri della fede cattolica, evocando il gesto del Battesimo in un contesto insulso e dissacrante". 

 

Anche Lucio Malan, senatore di Fratelli d’Italia su Twitter aveva scritto: "Achille Lauro profana il sacramento del battesimo mentre il coro gospel canta AlleluXX. Ma che bravo! Quelli che chiedono il rispetto e la tolleranza. Pagato con il canone! Vergogna!". E l’Osservatorio Romano tranchant: "Ci limitiamo a osservare che, volendo essere a tutti i costi trasgressivo, il cantante si è rifatto all’immaginario cattolico. Niente di nuovo. Non c’è stato nella storia un messaggio più trasgressivo di quello del Vangelo".