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Emma Marrone con le calze a rete a Sanremo: "Incitazione all'odio", un clamoroso boomerang. Chi la accusa

Emma Marrone  

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Si è scatenato un pandemio sul commento di Davide Maggio alle calze a rete sulle "gambe importanti" di Emma Marrone al Festival di Sanremo. La cantante infatti ha accusato il giornalista televisivo di averla offesa. Parole le sue al limite del body shaming. Ma non era questa l’intenzione del blogger, che in una intervista a Il Corriere della Sera chiarisce: "Ho espresso un punto di vista a corredo del commento di Paolo Stella sul look di Emma dicendo che avrei evitato su una gamba importante delle calze a rete. Un mero commento personale sui look che sono frutto del lavoro degli stylist che, sempre a mio parere, non l’hanno valorizzata in quell’occasione".

 

 

E spiega che in questo caso "il corpo non c’entra niente. Mi fa sorridere che mi si accusi di body shaming proprio tramite un social sul quale chi mi segue conosce bene le mie posizioni di totale inclusione nei confronti di qualunque – per dirla alla Drusilla Foer - ‘unicità’. Se Emma ritiene che una ‘gamba importante’ sia un problema, allora diventa tutta una questione di accettazione. Perché per me non lo è assolutamente".

 

 

Eppoi, conclude Davide Maggio, lui non sarebbe proprio credibile a fare body shaming. "Esattamente, proprio così. Parli con uno che è orgoglioso delle sue gambe importanti". E ora quel commento gli "è costato molto caro". Perché "a Emma sarebbe bastata una telefonata chiarificatrice, invece, ha preferito etichettare l’accaduto come body shaming davanti ai suoi 5,5 milioni di follower che da ieri non fanno altro che offendermi, augurandomi anche la morte. Dalle me parti questo si chiama incitazione all’odio".  

 

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