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Renato Zero? "Poteva evitare. Un grande artista...": chi si scatena contro di lui

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Si parla ancora della polemica aperta da Renato Zero contro Rosa Chemical, in verità polemica non "ad personam" ma contro il Festival di Sanremo 2023 in generale. Nel mirino del cantautore romano alcune scelte relative agli artisti, ergo nel mirino il direttore artistico Amadeus: secondo Zero, troppi cloni, troppi cantanti senza identità e che non hanno alle spalle la gavetta necessaria. "La colpa non è di Rosa Chemical, ma di chi lo manda sul palco", ha affermato personalizzando la critica, forse perché in una certa misura Rosa Chemical "scimmiotta" Renato Zero, anche se certo in epoche diverse.

Bene, ora contro il mitologico autore di Baratto scende in campo Cristiano De Andrè, figlio del Faber che ha scritto la storia della musica italiana. De Andrè dice la sua su Instagram, in un post chiaro sin dalla fotografia, che ritrae proprio Renato Zero. 

 

 

In calce allo scatto, il commento: "Le esternazioni sugli artisti di Sanremo, a mio avviso Renato Zero se le poteva anche evitare", va dritto al punto. E ancora: "Ognuno intende a modo suo… Un grande artista non ha bisogno di esporsi, di paragonarsi, di confermarsi, lo è e basta. È anche il volare alto che ti conferma che lui è un grande artista. Ci vorranno ancora dieci/vent’anni prima che tutto questo ridicolo e inutile teatrino dell’apparenza e della sottocultura scompaia dalla scena senza lasciare troppe tracce. E comunque nel frattempo si sta partorendo qualcosa di nuovo o no? Un mea culpa generale ci starebbe, un mea grandissima culpa", conclude Cristiano De Andrè in una critica piuttosto ferrata.

Nel dettaglio, Renato Zero durante la conferenza stampa per il lancio del suo prossimo tour nei Palasport, aveva detto che "frequentando i social vado scoprendo un numero di miei sosia impressionante". E ancora: "Ma ci deve essere l’opportunità di uscire da questi stratagemmi. L’originale è necessario, se però resta un episodio a sé stante. In passato avevamo una serie di collaboratori di altissimo livello che ci consigliavano. Loro hanno permesso a Renato Zero, Claudio Baglioni e altri di indossare una identità, per questo non è colpa di Rosa Chemical se non l’ha trovata, ma di chi ritiene ancora che la musica non sia così importante". E la querelle continua...

 

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