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Selvaggia Lucarelli, veleno (gratuito) su Salvini e Meloni: "Murgia? Zitti"

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"Ci tocca leggerli un po’ dappertutto, in una gara piena di atleti della compassione che fino a ieri nessuno aveva mai visto sulla pista": Selvaggia Lucarelli prende di mira chi, pur non avendo mai condiviso le idee di Michela Murgia, ora le esprime solidarietà dopo l'annuncio del suo tumore. Riferendosi alla Murgia, poi, la Lucarelli sul Fatto Quotidiano ha scritto: "È più viva di molti di quelli che pensano di essere vivi e sono morti di ipocrisia da un bel po’, un’ipocrisia che sfoggiano con particolare coraggio proprio quando sarebbe il momento di un po’ di sana vigliaccheria". 

 

 

 

"Questa improvvisa umanità di fronte a una sentenza di morte è davvero una delle cose più pietose a cui dobbiamo assistere noi altri – tanti, ma non abbastanza – che non avevamo bisogno di quell’intervista per ricordare ogni giorno il talento umano e professionale di Michela Murgia", ha poi aggiunto la giornalista. Al centro delle sue critiche ci finiscono, tra gli altri, Nicola Porro e Giuliano Ferrara. Ma non solo.

 

 

 

"Il vero capolavoro - ha sottolineato la Lucarelli - è quello di Giorgia Meloni che risponde a quel passaggio dell’intervista 'Spero solo di morire quando Giorgia Meloni non sarà più presidente del Consiglio, perché il suo è un governo fascista', con un post passivo aggressivo". E ancora: "La nostra presidente non poteva perdere l’occasione di fingersi compassionevole, buttando però lì il sottotesto 'fattene una ragione, bella mia, io vivo a lungo e governo a lungo, tu boh'". Nel mirino pure Matteo Salvini: "Le manda il suo augurio di lunga vita, lo stesso Salvini che le ha reso difficile la vita istigando continuamente odio nei suoi confronti, impedendole di partecipare al dibattito, in questo Paese, senza sentirsi aggredita e spaventata".

 

 

 

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