Un medico in famiglia

Giulio Scarpati di Un medico in famiglia: "Puzza sotto al naso", chi smaschera

Giulio Scarpati è un attore nato a teatro, con una lunga carriera. "Ci esibivamo anche negli ospedali psichiatrici e là, a volte, capitava qualche imbarazzante equivoco: era difficile distinguere, tra gli spettatori presenti, i medici dai malati di mente. Tuttavia, posso affermare con orgoglio che il mio primo spettatore importante l’ho avuto a 16 anni: era Pier Paolo Pasolini", rivela in una intervista a Il Corriere della Sera. "Mentre frequentavo ancora il liceo, mi ero iscritto al laboratorio diretto da Elsa De Giorgi, cara amica del grande scrittore. Per il saggio di fine anno recitavamo con la nostra insegnante le laudi umbre del Duecento. Io impersonavo San Giovanni, Elsa era la Madonna e fu lei ad avvertirci che era presente Pasolini: per me fu un autentico shock".

 

 

Ma il grande successo Scarpati lo ottiene con il personaggio di Lele, nella serie Un medico in famiglia. Che ha influito "tantissimo, non posso negarlo. Ancora oggi la gente che mi incontra mi dice che è cresciuta con quella fiction e ne sono contento. La famiglia che rappresentavamo all’epoca anticipava i tempi: impersonavo un vedovo con due figli da crescere, quindi gestivo il ruolo paterno e materno. Al mio fianco nonno Libero (Lino Banfi) mi aiutava nel mio non facile compito...".

 

 

Ma questo successo televisivo ha anche costituito un pregiudizio nei suoi confronti come attore di cinema: "Un po’ di pregiudizio c’era all’epoca: il cinema aveva un po’ di puzza sotto al naso nei confronti del piccolo schermo, era come avere la fedina penale sporca, cosa che ora è superata, per via delle piattaforme: ormai il cinema si vede più in tv che nelle sale, non è più tanto grave essere attore televisivo e cinematografico".