"The cage": l'ultima avventura di Patrizio Oliva
E' stata una piacevole sorpresa incontrare l'ex campione del mondo e oro olimpico Patrizio Oliva durante la conferenza stampa realizzata per il film “THE CAGE” ( la gabbia), che si avvale della perfetta e pungente regia di Massimiliano Zanin. Un boxing movie in cui l'MMA Sport da brivido , continua, anche nella vita reale, con il successo italiano e internazionale. Sullo schermo Patrizio Oliva nel ruolo di Salvo, l'allenatore in seconda, mentre Giulia (Aurora Giovinazzo) veste i panni di una promessa della Mixe Martial Art , che dopo un incidente smette le gare. Compagna di Alessandro (Brando Paciotto) , che al contrario di lei, frequenta la comunità religiosa e non ha altre ambizioni che quella di creare uno zoo, avendo nel suo pezzo di terra alcune gabbie dove sono rinchiuse tre tigri, Giulia sogna di poter tornare allo sport. Ci riesce dopo l'incontro con Serena (Valeria Solarino) allenatrice in prima. Il film è di grande impatto emotivo e decisamente violento. Eppura ti coinvolge. Tra cazzotti e calci all'vversaria grondante di sangue, resti sempre dalla parte di Giulia. Originale e ben girato, dovrebbe ottenere un premio. Intanto a riceverlo sarà Valeria Solarino che domani (29 ottobre) ritirerà l'ambito Premio Q- Cultura rivolto all'artista che nel corso della carriera si è distinta per l'impegno sociale ed artistico. La Solarino si batte per l'uguaglianza e la parità di genere, a difesa dei diritti dell 'uomo e della donna . Ma vediamo cosa ci racconta il campione Patrizio Oliva in questo face to face:
Patrizio Oliva, perchè ha accettato questo ruolo?
“Mi piace il cinema e poi, qui si parlava di sport al femminile, un argomento impegnativo. Mentre giravo volevo essere credibile agli occhi del pubblico, sono stato d'aiuto nelle movenze che doveva fare l'atleta e Aurora le ha portate perfettamente in scena”
Lei è un grande campione, l'Italia è sempre fiera di ciò che ha fatto. Cosa ha imparato dagli anni dove ha raggiunto tutti gli obiettivi?
“L'umiltà che c'è dietro questo sport ,e il rispetto delle regole”.
Lei era Lo Sparviero... titolo del libro che ha scritto per Sterlinge Kupfer, dove ripercorre la sua vita”
“E' il ritratto di un uomo che sfida la vita, una vita fatta di passione e coraggio”.
E' stato difficile arrivare fino qui? Non ha mai avuto ripensamenti? La boxe è uno sport massacrante.
“ No, mai. Sono sempre stato un atleta serio”.
Quando è cominciata la sua avventura?
“Sin da ragazzo. Volevo riuscire in questo sport, ma la palestra era lontana da casa. Come potevo allenarmi? Ci sono riuscito solo con la forza che avevo dentro e quella passione che mi ha sempre coinvolto. Dovevo farcela! Ogni mattina percorrevo 15 kilometri a piedi per raggiungere la palestra, è così che sono cresciuto ed ho imparato”.
Ha reso grande la noble art , dentro e fuori dal ring.
“Finchè non arrivò un grave infortunio”.
Di che tipo?
“Osteoporosi da trauma e proprio alla mano destra. Ma non mi sono pianto addosso, ho continuato. Certo faticavo di più, nonostante ciò, ho vinto nell' 86 il campionato del mondo”
E gli applausi per lei ci sono sempre: ha migliaia di fans...
“Sì, è v ero, anche sui social. Cerco sempre di aiutare giovani , ed è per questo che ho fondato a Napoli la palestra “Millecolori”, tolgo dalla strada tanti ragazzi. E lo faccio gratuitamente. Da giovanissimo ho avuto una vita difficile, con un padre violento che scaricava tutti i problemi su mia madre. Dalla vita ho imparato tutto”.
Oliva, continuerà a fare l'attore?
“Mi sono sempre messo in gioco, e faccio l'attore da dieci anni. Devo ammettere che mi piace. Ovviamente, guardo il ruolo e. se va bene, riesco ad adattarmi. A gennaio sarò in tour con Patrizio contro Oliva, uno spettacolo molto interessante. Dopo Roma, a gennaio sarò a Cassino”