MeToo

Sharon Stone-choc sull'ex capo Sony: "Mi ha letteralmente sventolato il p*** in faccia"

Una risata li seppellirà, recita un noto slogan libertario. E nel caso di Sharon Stone una risata ha seppellito uno degli ex capi della Sony Pictures. L'attrice ha rivelato durante lo show Let's Talk Off Camera con Kelly Ripa di essere stata molestata sessualmente da lui nel suo ufficio. Dopo essersi accomodata su un divano, si legge Leggo, l'uomo cominciò a farle delle lusinghe, poi avvicinandosi sempre di più e le sventolò il pene letteralmente in faccia. "Ero molto giovane", ha raccontato l'attrice, "come di solito faccio quando sono nervosa, mi misi a ridere. Allo stesso tempo però anche a piangere e non riuscivo a smettere perché ero in un momento isterico. Lui non sapeva cosa fare, si richiuse i pantaloni e uscì da una porta dietro la sua scrivania". Nel frattempo la Stone, non sapendo a sua volta cosa fare, rimase lì finché una segretaria non le mostrò l'uscita.

 

 

Nell'intervista Sharon Stone non rivela il nome del molestatore, di certo c'è, sottolinea Mario Landi su Leggo che all'epoca dei fatti - erano gli anni Ottanta - la Sony Pictures, fondata nel 1987, aveva come presidenti Peter Guber e Jon Peters. A quest'ultimo nel 2011 un giudice impose il pagamento di un risarcimento di 3,3 milioni di dollari dopo che un'ex assistente lo accusò di molestie sessuali. "Si trattava degli anni '80 ed erano cose che accadevano", ha sottolineato l'attrice di Basic instinct che non aveva mai confessato, prima d'ora, la molestia.