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Domenica In, Mara Venier attaccata sui social per Pizzaut: "Conto prima di parlare"

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Lorenzo, Letizia e Matteo hanno raccontato a Domenica In la loro avventura. Intervistati da Mara Venier hanno voluto lanciare un messaggio di speranza concreto: tutti possono fare tutto, basta solo volerlo. E svelare questa impresa che ha fatto il giro d'Italia è stato Nico Acampora, vero regista di questo progetto: "Tutto è iniziato quando a mio figlio Leo, all’età di 2 anni, è stata diagnosticata una grave forma di autismo - ha raccontato -. Tante coppie di fronte a questa diagnosi si separano: il papà molto spesso se ne va, lasciando il peso della famiglia sulle spalle della mamma”. Non è andata così a Nico e alla moglie Stefania, colonna portante della famiglia e dell’associazione.

“Una notte ho svegliato mia moglie e le ho annunciato che volevo aprire una pizzeria gestita da persone autistiche. Lei si girò dall’altra parte ricordandomi che non sono capace neppure di cuocere un uovo”. Ma Nico non si arrende e crea slogan: PizzAut, nutriamo l’inclusione. “Ne ero certo – prosegue -. La sera prima mio figlio, che era un bimbo con una grave forma di autismo, si era divertito a impastare la pizza con la sua mamma. Sarebbe stato possibile farlo anche per ragazzi autistici più grandi lui”.

 

E il sogno oggi è diventato realtà". Ma sui social qualcuno ha criticato l'intervista: "Il padre di Andrea ha evitato le battute fuori luogo della Venier sulla "fidanzatina" del figlio e la definisce amica. Si rende minimamente conto la conduttrice che per questo ragazzi anche la sessualità è un grosso problema da gestire? No comment". E ancora: "Mamma mia che caciara non c'è verso di fare una intervista come si deve, non si capisce niente", tuona un altro telespettatore. Infine c'è chi con cattiveria strumentalizza ogni smorfia di Zia Mara: "Sto guardando l'intervista di Mara Venier a Nico Acampora e lei ride nei momenti in cui Acampora spiega concetti fondamentali del lavoro che sta facendo. Sto contando fino a 100 prima di dire quello che penso, altrimenti mi denunciano". 

 

 

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