Elisabetta Melidoni, vedova del regista Carlo Vanzina, e le figlie Isotta e Assia dovranno restituire 391.846 euro alla società di produzione "International Video 80", oltre a interessi e spese legali. Lo ha deciso il tribunale civile di Roma a proposito dei soldi che il regista, scomparso l'8 luglio di 7 anni fa, avrebbe preso in prestito "per necessità personali e di famiglia" dal 2016 al 2018. Lo riporta il Messaggero. Dopo la morte di Carlo, il fratello Enrico - legale rappresentante della società - ha chiesto alla cognata di sistemare i conti dell'azienda. La Melidoni, insieme alle figlie, possiede il 45% della società, mentre Enrico ne detiene il 40%.
Nonostante alcuni tentativi di conciliazione, alla fine le parti non erano riuscite a trovare un accordo. Per questo nel 2020 Enrico Vanzina aveva avviato una causa civile contro la cognata e le nipoti, chiedendo la restituzione delle somme per "ingiustificato arricchimento". La difesa di Melidoni ha sostenuto che l'eredità era stata accettata con beneficio di inventario e ha contestato le prove dell'utilizzo illecito di fondi societari, affermando anzi che Carlo avesse finanziato la società.
Parallelamente al processo civile, Melidoni ha denunciato Enrico Vanzina anche per tentata truffa, in relazione alla somma oggetto del contendere. Tuttavia, la Procura ha richiesto l'archiviazione e il Gip ha archiviato definitivamente la posizione del regista.