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Cinema, esce Valzer con Bashir

"Un film contro la guerra"

Silvia Tironi
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"Un film contro la guerra, contro tutte le guerre che sono stupide e anche sulla memoria perduta di molti soldati che, come me, sono stati colpiti da uno stress post-traumatico". Il regista israeliano Ari Folman descriveva così, lo corso anno durante il Festival di Cannes (dove 'Valzer con Bashir' fu fino all'ultimo nella rosa dei candidati alla Palma d'oro) il suo film d'animazione, che mercoledì 7 gennaio sarà presentato a Roma e venerdì uscirà nelle sale cinematografiche italiane distribuito da Lucky Red in20 copie con tutta la carica dell'attualità degli scontri nellastriscia di Gaza. Il cartoon-choc (ora candidato da Israele al premio Oscar come miglior film straniero) racconta la tragedia di Sabra e Chatila del giugno del 1982: si apre con il primo piano di tavolo di un bar, sichiude con finale choc, immagini crude e vere delle vittime diquella tragedia. Nel bar c'è un vecchio amico che racconta al registaAri un terrificante incubo ricorrente in cui si trova alle calcagnaventisei cani furiosi. Ogni notte, lo stesso sogno. I due uomini capiscono che c'è un nesso con la missione dell'esercito israeliano durante la prima guerra in Libano a cui hanno partecipato entrambi. Ari è sorpreso da quanto poco ricorda di quel periodo, e decide così di esplorare il mistero rintracciando e intervistando vecchi amici e commilitoni in giro per il mondo. Il film d'animazione affronta diversi temi, da quello della memoria che salva dal dolore, all'assurdità della guerra, dall'autobiografia fino al racconto di una pagina di storia che vide vittime oltre tremila rifugiati palestinesi a Beirut Ovest.

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