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Audrey Hepburn in mostra nella sua Roma

La Capitale offre uno scorcio nella vita privata della diva di Hollywood: foto, video e oggetti del mito di "Vacanze romane"

Giulio Bucchi
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Elegante  e intellettuale  in “Cenerentola a Parigi”, timida e innamorata in “Sabrina” o fresca e frizzante in “Vacanze Romane”? Audrey Hepburn era tante donne in una sola, almeno per il suo pubblico che non ha smesso mai negli anni di identificarla con i suoi personaggi.  Ma Audrey Hepburn era molto di più delle donne che interpretava, era intanto un'icona di stile tra le più amate, il simbolo di un'eleganza rara, quasi esotica negli anni delle bellone tutte curve, con quel fisico filiforme da ballerina mancata, era una vera e propria diva amata in tutto il mondo per i suoi film e poi era, in fondo al cuore, una cittadina romana.   Hollywood sul Tevere - Roma ai tempi era la Hollywood sul Tevere,  una città che, oltre ad essere dotata di un fascino naturale per via delle sue innumerevoli ricchezze architettoniche era dotata di un glamour straordinario, destinata com'era a diventare il tempio del cinema. Qui dive e divine si alternavano nelle viuzze più caratteristiche e proprio qui, sedotta dal fascino secolare della Capitale aveva deciso di stabilirsi la Hepburn. Un amore reciproco che ha portato Roma a dedicarle una mostra, in occasione del 50° anniversario di una delle sue imprese più famose,  “Colazione da Tiffany”- celebrato anche dal Festival Internazionale del cinema, che chiuderà la kermesse proprio con la proiezione del film tratto dall'opera di Truman Capote-  per offrire  al pubblico  una versione inedita e poco conosciuta della donna che regalò il volto alla celebre Holly Golightly . Donna e diva - “Audrey a Roma - Esterno giorno”, ospite dell'Ara Pacis fino al 4 dicembre, ritaglia un profilo diverso, raro ma allo stesso tempo familiare- complice il lavoro del curatore della mostra, il figlio  della Hepburn, Luca Dotti-  rivelando  un lato più intimo e personale della divina Audrey. In mostra le foto, i video e gli oggetti della Hepburn privata, e gli abiti dei più grandi stilisti da Givenchy a Valentino che in lei trovarono un'incomparabile musa.  Messe a disposizione da Reporters Associati, Photomasi, Istituto Luce e Kobal Collection,che hanno aperto per l'occasione i loro archivi,  le 100 fotografie esposte non parlano quasi mai della diva, ma della donna, quella che fa spese accompagnata dal marito o che passeggia per le vie della Capitale con i figli e poi quella che , approfittando della propria notorietà, sceglie di vivere i suoi ultimi anni in viaggio come ambasciatrice dell'Unicef. di Donatella Perrone

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