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Liv e Mim Nervo, le sorelle superstar della consolle

Giovani, bionde, belle. E di successo: le due dj italo-australiane hanno lavorato con David Guetta ma ora fanno tutto da sole

Leonardo Filomeno
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A questo punto chiamatele hit maker, ossia artigiane di successi da classifica. Perché tali sono. Anche se una definizione del genere, forse, può sembrare riduttiva. Quindi chiamatele come più vi piace. O, per andare sul sicuro, Liv e Mim Nervo. Loro sono due biondissime dj e musiciste australiane (ma originarie di Trieste) che l'universo-mondo conosce semplicemente come Nervo, un cognome divenuto in poco tempo sinonimo di grinta, passione che viene dal cuore, originalità. Tutte qualità palesate sin dalla passerella, visto che iniziano come modelle, a 16 anni, e il gruppo francese l'Oréal le vuole subito come testimonial. A 18 arriva l'incontro giusto al momento giusto: un produttore e quel provino decisivo. Siamo nel 2009 e le cose vanno a gonfie vele. Alla porta, infatti, iniziano a bussare big come Kylie Minogue, Ke$ha, Cheryl Cole, Rachel Stevens, Sophie Ellis-Bextor e, soprattutto, David Guetta. Che la svolta vera la ha nell'estate di quell'anno al fianco della ex Destiny's Child Kelly Rowland, con quella bomba trance chiamata When Love Takes Over, dove a metterci lo zampino, guarda caso, ci sono le gemelle. Ma a proposito di dj, la stoffa per il mixer e, di conseguenza, le prime collaborazioni con altri colleghi "di peso" come Armin Van Buuren o Afrojack Vs Like Mike & Dimitri Vegas, per Miriam e Olivia, così sono registrate all'anagrafe, viene fuori alla Winter Music Conference 2010 di Miami, della quale sono ospiti. Da quel momento, il calendario delle serate diventa sempre più robusto. Importante. E, in un men che non si dica, arriva la consacrazione: Ibiza e i suoi storici locali. Inutile rinviare: urge mettersi in proprio una volta per tutte, anche alla luce dei buoni riscontri delle precedenti The Kind Of Love e Irresistible. Quale miglior modo per farlo, avranno pensato queste giovanotte, belle, scatenate e pluridecorate, se non con un brano-manifesto (di un modo piacevole e molto attuale di concepire la musica da ballo) come We're All No One, in cui, aiutate da amici come il citato Afrojack e Steve Aoki, dosano con estrema precisione melodie pop travolgenti, suoni elettronici e un beat capace di far muovere la testa all'istante. Da qualche giorno in radio e su iTunes (e ovviamente su Beatport, specificano le gemelline attraverso il loro profilo di Twitter), il singolo se l'è accaparrato una major furba come Virgin/Emi, che nella sua scuderia si ritrova dj-rockstar come gli Swedish House Mafia o Guetta. Il pezzo, già dalla prima settimana al 16esimo posto in quella bibbia chiamata Billboard Dance Radio Chart, vanta, tra le altre, una versione dell'onnipresente Dave Aude, che ha la forza di un trapano ed è costruita attorno ad un organo capace di farti sentire quel brivido che solo gli anni Novanta riescono a dare, e l'intensa e luminosa 'Nervo Goes To Paris'. In conclusione. Il 2012 in musica è iniziato da poco. Ma eccole già qua, sotto i nostri occhi, le prime protagoniste dell'anno. Loro sì che sono la fine del mondo. Altro che i Maya...

 

 

 

 

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