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Le risate di Abatantuono seppelliscono Lotta Continua

L'attore è il protagonista di "Buona giornata" dei fratelli Vanzina, che al botteghino straccia "Romanzo di una strage" su Piazza Fontana

Matteo Legnani
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Eccezziunale... veramente Diego Abatantuono nel film Buona giornata dei fratelli Enrico e Carlo Vanzina, che nel primo weekend di programmazione nei cinema è al secondo posto in classifica con un box office  di quasi un milione di euro (947.024 euro).  Insomma, piace questa Italia malconcia che ci raccontano in 24 ore picchiando “duro”, ma senza moralismi su fatti e misfatti degli italiani “brava gente”. Tra un senatore inquisito, un imprenditore che evade le tasse, un nobile decaduto, un tifoso della Fiorentina, una manager siciliana e lui, Romeo Tedeschi (Abatantuono) nei panni dell'imprenditore settentrionale di domotica che si sposa con una pugliese, i Vanzina si sono assicurati il successo. "Con Carlo mi lega un rapporto trentennale. Mi ha proposto il ruolo di un leghista, ma l'avevo appena fatto, quindi mi sono scritto il ruolo da solo». Abatantuono, nel film dei Vanzina interpreta il ruolo di un padre. Un padre che non conosce bene i figli... «Nella vita reale non ho fatto  gli stessi errori, non ho aspettato l'ultimo giorno per entrare in simbiosi con loro. Nel film invece, come molti altri genitori,  non riesco a relazionare con i miei figli, ad entrare nella loro mentalità. Ho ribaltato la situazione, interpretando uno di Milano che si trasferisce  in Puglia. Nello stesso tempo ho voluto dare risalto a quanto sia importante riallacciare un dialogo, anche se il mio personaggio finisce con il peggiorare la situazione. Ma l'episodio rimane comico». Cinema a parte, in tv debutta alla regia nel film Area Paradiso, in onda il 6 aprile in prime time su Canale 5. Tutti i grandi attori, prima o poi fanno questa scelta... «Diciamo che ero pronto all'esperimento. Mi auguro che la mia prima regia piaccia al pubblico e che diventi un solido impegno per il futuro. Anche fare l'attore è una cosa che mi è capitata nella vita, in effetti non ne sentivo l'esigenza. Il film debutta in una puntata secca. Mi sono affidato a Mediaset, perché di palinsesti non ci capisco molto». Che storia racconta? «Una sorta di viaggio, un on the road fermo, ambientato in un autogrill dove accadono fatti che puntano anche sul sociale. Vicino al primo autogrill ce n'è un altro che sta chiudendo e i posti di lavoro sono minacciati dalla crisi economica. Ci sono incontri e scontri, problemi da risolvere da parte di chi non ha i soldi per tirarsi fuori dai debiti, ma anche tanta comicità unita ad una buona dose di umanità. Tra i protagonisti: Richy Memphis, Ale e Franz e Riccardo Zimma». Si parla di un sequel. «Infatti la storia si può approfondire. Le idee ci sono e i personaggi meritano di essere raccontati ancora». Intanto, tra i nuovi arrivi della seconda commedia di Alessandro Genovesi Il peggior Natale della mia vita, sequel de La peggiore settimana della mia vita, c'è lei, nei panni di Alberto Caccia. La location è Gressoney, in Val d'Aosta, e a metà marzo è iniziata la lavorazione del film. Ci anticipa qualcosa? «È un copione fantastico e mi sembra che il film stia venendo più divertente del primo. La storia ruota intorno alle avventure catastrofiche di Paolo (Fabio De Luigi). La moglie Margherita  (Cristiana Capotondi) al nono mese di gravidanza e i suoceri Giorgio (Antonio Catania) e Clara (Anna Bonaiuto) accettano di passare le vacanze di Natale nel mio castello, dove c'è anche mia figlia che è incinta (Laura Chiatti). Accadrà di tutto». di Annamaria Piacentini

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