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Ranieri Guerra a Otto e mezzo: "Conte come Churchill, lacrime sudore e sangue. Riaprire le regioni meno contagiate? Attenti, ho un sospetto"

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"Il discorso del premier Giuseppe Conte sulla Fase 2 equivale a quello di Winston Churchill: lacrime, sudore e sangue". Ranieri Guerra, italiano e direttore vicario dell'Oms, in collegamento con Lilli Gruber a Otto e mezzo chiarisce alcuni aspetti sull'intervento del governo, criticato da più parti per la fumosità e la difficile interpretazione. "Vogliamo far tendere l'indice di contagio verso lo 0, l'isolamento in assenza di terapia e vaccino è l'unica terapia salvavita".

 

 

 

Anche per questo, difficile e sconsigliabile prevedere una riapertura anticipata per quelle regioni che sono rimaste più ai margini dell'epidemia. Guerra fa il caso del Molise: "La sua popolazione è molto più suscettibile di quella lombarda, il virus ha circolato molto meno" e quindi "è probabile che ci sia un numero di persone contagiate e parzialmente immuni in Lombardia rispetto alle altre regioni". "Ma su questo non c'è certezza, vero?", lo incalza la Gruber. "Faccio mio il commento di Tony Fauci (il consulente del presidente americano Donald Trump, ndr), mi ci gioco la faccia. Finora non c'è stato un caso al mondo di re-infezione da ceppi diversi, da 5 mesi all'inizio della pandemia ci sono stati solo casi di recidive, probabilmente dovuti solo alle difficoltà della diagnosi".

 

 

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