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Non è l'Arena, De Magistris vs dottor D'Amore: "Chi doveva rafforzare la sanità pubblica non l'ha fatto", "Dice il falso"

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"La situazione è fuori controllo. Ho molto rispetto per le Asl, ma non si può parlare di tsunami adesso, lo tsunami è arrivato a febbraio", il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ospite a Non è l'Arena su La7, ha iniziato così la sua invettiva contro Antonio D'Amore, direttore dell'Asl Napoli 2, anche lui ospite della trasmissione. "Chi aveva la responsabilità di rafforzare la sanità pubblica (cioè le Regioni purtroppo, perché il sistema sanitario non è più nazionale) in questi mesi avrebbe dovuto assumere qualche medico in più, qualche infermiere in più, qualche tampone in più. A Napoli non c'è un medico o infermiere che va a casa".

 

 

 

Una dura accusa contro il dottor D'Amore, per il quale non è stato uno dei momenti più positivi in televisione; tant'è che è stato attaccato anche da Alessandro Cecchi Paone, che l'ha definito incapace. Alle parole del sindaco di Napoli, il medico ha risposto: "Quello che dice è falso". Di qui un serrato botta e risposta tra i due, con De Magistris che ha risposto: "Ma come si permette di dire che è falso, anche lei ha detto che non ci sono medici e infermieri. Falso lei a me non lo dice, dottore caro. Usi un altro termine e porti rispetto, perché io sono ogni giorno in prima linea". Per difendersi, D'Amore ha elencato una serie di numeri: "Ha detto delle cose errate, ha detto che noi non ci siamo mossi da marzo a oggi. Sa quante assunzioni sono state fatte in Campania da marzo ad oggi? 3200. Sa quanti infermieri sono arrivati? 1600. Sa quanti operatori socio-sanitari? 560. Sa quanti medici? Più di 700". Ma questo, secondo il primo cittadino partenopeo, non basta. Infatti ha continuato a criticare: "Allora non siete bravi a organizzare, io farei meglio sicuramente".

 

 

 

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