Fascista a chi?

In Onda, Paolo Mieli stronca Letta e Pd: "Due mesi fa Meloni demone, oggi... Che Paese stupendo"

 

"Sono così felice di vivere in Italia...". Paolo Mieli, ospite di Concita De Gregorio e David Parenzo a In Onda, su La7, è caustico nel commentare come cambia il vento (politico) nel nostro Paese. "Qua tutti parlano della memoria... Due mesi fa, non anni fa, Giorgia Meloni sembrava il demone protettore del 'Barone nero', Crosetto si alzò dalla sedia a Piazzapulita indignato. Oggi siamo con l'albero di Natale, tutti vanno in ginocchio dalla Meloni, è un Paese così allegro, così felice...".

 

 

 

 

"Non è normale parlarsi?", chiede Parenzo. "O forse è opportunismo?", sospetta Concita. "Può darsi - replica l'ex direttore del Corriere della Sera -, alla vigilia delle elezioni e i temi del fascismo e dell'antifascismo, quando li mettiamo in campo, ci vuole un attimo prima di dimenticarli... Magari potrebbero avvertire: magari sul Barone nero abbiamo un po' esagerato. Se tu metti in campo il fatto che siamo più o meno alla vigilia della marcia su Roma e il giorno dopo se ci fosse la testa di Mussolini ci andassero, Gramsci, Turati...". 

 

 

 

 

 

 

Un clima, sottolinea Mieli, che coinvolge "pensatori, scrittori, gente che si alza. Io dico: fate attenzione, date una spiegazione da una cosa e l'altra". A Enrico Letta e compagni(a) Pd cantante, sabato sera, forse saranno fischiate le orecchie.   

 

 

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