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Controcorrente, il ministro Speranza cede alle richieste dei governatori: "Parleremo delle loro proposte"

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“Ribadisco che l’arma fondamentale è il vaccino, siamo a un millimetro dal 90% della popolazione che ha fatto la prima dose. Se il punto decisivo sono gli ospedali dobbiamo vedere chi ci finisce: purtroppo una piccola minoranza, quella dei non vaccinati, sviluppa i due terzi in terapia intensiva. Più restringiamo l’area dei non vaccinati meno persone andranno in ospedale, ecco perché la buona notizia di oggi sono le 92.000 prima dosi fatte oggi, è record da settembre. Con le tre dosi di vaccino, Omicron è molto più debole. Attenzione alla comunicazione però: non è un raffreddore e non è un’influenza, ci vuole ancora attenzione. Con questi misure di contagio e senza vaccini saremmo stati costretti a misure durissime”. Così il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ospite a Controcorrente su Rete4, il programma condotto da Veronica Gentili.

 

 

“Guardiamo al domani, ma con i piedi ben radicati all’oggi. L’auspicio è che nei prossimi giorni ci sia un raffreddamento della curva e già in queste ore si sono visti i primi segnali. Se riusciamo a piegare la curva senza grandi restrizioni, ma potenziando la campagna vaccinale che è priorità assoluta e con l’uso delle mascherine FFP2, siamo sulla strada giusta. Questa è la grande differenza rispetto al passato. Ho la massima fiducia nella comunità scientifica”, ha aggiunto.

 


Il ministro infine ha annunciato che “nelle prossime settimane apriremo un confronto con le Regioni e nelle prossime ore apriremo un tavolo tecnico sulle loro proposte. Ma in questa fase con tanti contagi la comunità scientifica ci dice che la persona contagiata deve stare in isolamento e bisogna restare con i piedi per terra anche di fronte ai piccoli segnali di raffreddamento della curva". Mentre sui test fai-da-te per entrare e uscire dall’isolamento autorizzati dall’Emilia-Romagna, nonché sulla proposta di Nicola Zingaretti di eliminare il tampone al termine dell’isolamento di 5 giorni per i positivi vaccinati e asintomatici, il ministro ha sottolineato: “Valutazioni che dobbiamo lasciare alla comunità scientifica, di cui io ho la massima fiducia, perché non sono valutazioni di natura politica", ha concluso.

 

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