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Otto e Mezzo, Massimo Giannini umilia Giuseppe Conte: "Ma quale posizione? Ne ha una?", se questo è un leader

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"Il centrodestra non è per niente unito, ma neanche sul fronte giallorosso si vede grande unità". Massimo Giannini, ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo, si lascia andare a una velenosa stoccata. Il destinatario? Il Movimento 5 Stelle e, più in particolare, il suo leader. "Il Movimento sul Quirinale non esiste". Mettendo le mani avanti, nella puntata andata in onda giovedì 27 gennaio su La7, Giannini se la prende con Giuseppe Conte: "A me dispiace dirlo, perché ho il massimo rispetto, però non posso vederlo che dice 'basta dire che il  Movimento cambia sempre'". Da qui la frecciata: "Ma per cambiare posizione bisognerebbe averne una, io non ho capito qual è". 

 

 

Per il direttore de La Stampa il Partito democratico non è da meno: "Noi sappiamo che Enrico Letta aveva detto che Mattarella è il massimo e che bisogna preservare Draghi, ma tra i dem c'è una corrente che non vuole questo". Tornando a Conte e Cinque Stelle, durante la quarta fumata nera il leader aveva ripreso i giornalisti dicedo che "i nomi che abbiamo fatto al tavolo sono super partes, alti profili e sono sempre gli stessi. Ovviamente, siamo disponibili a valutare anche gli altri".

 

 

Ma quali sono questi nomi? Una domanda a cui nessuno sa rispondere, forse nemmeno Conte. Al momento infatti i grillini non si sono sbilanciati più di tanto sui candidati per il Colle, limitandosi a bocciare i nomi proposti dalle altre forze politiche. "Draghi? Meglio lasciarlo a Palazzo Chigi", "Casellati? Un grave errore", sono state solo alcune delle uscite di Conte sul toto-nomi. Uscite che creano ancora più confusione sulla già caotica situazione.

 

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