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Le Iene e il vaccino, il ragazzino di 12 anni "diseredato dalla famiglia": sconcertante caso italiano

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"Vogliamo fare il vaccino anti Covid, ma non possiamo". A Le Iene l'inviato storico Giulio Golia "intercetta" alcuni studenti minorenni di fatto "ostaggio" dei genitori no vax. Per essere immunizzati, sotto i 18 anni, serve il consenso di madre e padre, e se uno solo dei due si oppone iniziano i problemi. Anche per questo alcuni giovanissimi hanno deciso di contattare la popolare trasmissione d'inchiesta di Italia 1 per denunciare la loro condizione di "reclusi in casa" perché privi di Green pass.

 

 



"Sono l'unico della mia classe a non essere vaccinato - lamenta uno dei ragazzi a Golia -, io ho provato a fare di tutto, ma non posso farci niente". Quando il padre ha scoperto che il figlio si era appellato alle Iene, il ragazzo è stato letteralmente travolto: "Mi ha detto che ho tradito la famiglia". Per cercare di sbloccare la situazione, o perlomeno capire i contorni giuridici di questo paradosso italiano, l'inviato delle Iene ha contattato anche l'avvocato Giulio Baldini, salito agli onori della cronaca perché nelle scorse settimane ha aiutato un 17enne di Firenze a vaccinarsi nonostante il parere negativo della famiglia. 

 

 


"L'escamotage - spiega il legale - è in una liberatoria in cui il genitore autorizza il figlio a vaccinarsi precisando che non si assume la responsabilità delle conseguenze". Le richieste d'aiuto sono piovute sulla scrivania dell'avvocato: "Un ragazzo di 12 anni mi ha inviato una mail in cui diceva che i genitori lo avrebbero diseredato, in questi casi c'è anche della violenza domestica". In ballo, anche un atto intimidatorio ricevuto dallo stesso legale: "Una mattina ho ritrovato dei graffiti sulla fiancata dell'auto, ma questo mi ha motivato ulteriormente ad andare avanti". 

 

 

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