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CartaBianca, Vittorio Sgarbi e la sfida al ristorante: "Quello è mio fratello e mangia con me"

Vittorio Sgarbi

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Sfuriata di Vittorio Sgarbi a CartaBianca. Nella puntata di martedì 15 febbraio il critico d'arte si scaglia contro il Super Green pass, ora obbligatorio per lavorare: "Abbiamo un governo che si comporta in modo illogico. È fascista l’idea d'impedire alle persone di lavorare perché non sono vaccinate, quando invece potrebbero farsi il tampone". Per il deputato del Misto non ci deve essere alcuna distinzione. Se, infatti, "a tavola siamo dieci vaccinati e uno non lo è, quello è mio fratello e mangia con me. Quando c’è chi non accetta allora è odio, violenza, mancanza di rispetto, è follia". 

 

 

Il tampone, è il suo ragionamento, è molto più affidabile: "Oggi - diceva dopo essere guarito dal virus - io che sono negativo non sono potuto entrare alla Camera. Tutto questo è un'assurdità". Dal 15 febbraio, infatti, anche i parlamentari sono costretti a presentare il certificato verde per accedere alla Camera. 

 

 

Secondo Sgarni il Green pass altro non è che un impedimento al ritorno alla normalità: "Vogliono costringere i bambini a non andare a scuola? - si chiedeva in tono polemico -. Il Green pass non ha niente a che fare con la nostra salute, è una misura di discriminazione insensata".

 

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