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Che tempo che fa, Kalush Orchestra da Fabio Fazio? Il meglio accade nel backstage

Claudio Brigliadori
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«Tutto il pubblico di questo programma seguirà con molta forza e molta attenzione il vostro arrivo, non solo come artisti per quello che avete fatto ieri, ma anche perché per il pubblico di Che tempo che fa voi siete una bandiera». I Kalush Orchestra sbarcano a Che tempo che fa, su Rai3, ma forse il passaggio più interessante della loro ospitata avviene nel backstage, con Fabio Fazio che incontra prima della diretta il collettivo foll-hip hop ucraino a poche ore dal trionfo all'Eurovision Song Contest a Torino, sabato sera. Trionfo "telefonato", letteralmente. 

 

Favoriti alla vigilia sull'onda dell'emozione per la guerra nel loro Paese, la loro Stefania è stata accolta tiepidamente dalle giurie di qualità dei singoli Paesi prima dello tsunami del televoto, che ha ribaltato la classifica proiettando questi "freak" disperati ben al di sopra di Gran Bretagna, Svezia o Spagna.

E allora Fazio ha centrato forse involontariamente la vera questione: i Kalush Orchestra non sono un fenomeno musicale ma una bandiera. Anzi, una bandierina come quelle che a volte sventolano nelle platee dei talk italiani facendo arrabbiare e non poco i giornalisti russi in collegamento. Fino all'anno scorso, l'Eurovision era un simpatico evento kitsch molto social ma poco televisivo. 

 

La diretta la seguiva sostanzialmente chi voleva commentarla facendo sfoggio di sarcasmo. Poi sono arrivati i Kalush Orchestra da Fabio Fazio? Ecco perché il meglio accade nel backstage, e soprattutto per l'Italia (ma non solo) è stata una epifania: l'ex Eurofestival non era più solo quello degli Abba, ma poteva proporre anche gruppi "cool", alla moda. Una metamorfosi di pari passo con il senso dello show, diventato vero evento televisivo, addirittura spiazzante perché basato tutto sul ritmo e l'immediatezza. 

Quest'anno, l'apoteosi: Eurovision come evento politico. La prova? Perfino Yulia Vityazeva, putiniana ormai di casa a La7 e Rete 4, ha seguito lo spettacolo dal sofà affidando a Twitter un perfetto esempio di "ironia russa" e augurandosi un bel "missile su Torino".

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