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Striscia la Notizia, "quell'inchiesta su D'Alema...": armi e soldi sporchi, ora è tutto chiaro

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La 34esima stagione di Striscia la Notizia sta volgendo al termine. Sabato 11 giugno andrà in onda l’ultima puntata prima della pausa estiva. È quindi tempo di bilanci per Antonio Ricci: “Dopo le speranze nella scienza sembra che ora prevalga l’inscienza”. Come avviene da oltre 30 anni, il tg satirico di Canale 5 rivendica di aver assolto ancora una volta alla sua missione, ovvero quella di svelare truffe e manipolazioni attraverso inchieste, ma anche satira e parodie.

 

 

Giancarlo Scheri, direttore di Canale 5, ci ha tenuto a lodare Striscia e il suo fondatore: “Quando nell’orario di punta della programmazione televisiva, sei giorni su sette, da settembre a giugno, da ben 34 stagioni, un programma diverte e tiene pure sveglie le coscienze si può parlare di record senza timore di sentire. Solo Antonio Ricci può riuscire in un simile intento. Un intellettuale prestato alla tv, dove propone le sue impareggiabili idee da lontano 1979 e Striscia dal 1988. Numeri da capogiro, che regalano all’ammiraglia Mediaset un prodotto unico e ineguagliabile”.

 

 

Tra i tanti servizi e inchieste che hanno fatto scalpore nel corso di questa stagione, l’affaire D’Alema-Colombia è stato particolarmente interessante. Pinuccio si è occupato del tentativo di vendita di armi alla Colombia con D’Alema come presunto intermediario: un affare da 4 miliardi con una commissione di 80 milioni di euro per i mediatori. Striscia ha svelato nel corso dei servizi documenti clamorosi sull’operazione con protagonisti Fincantieri, Leonardo e il governo colombiano, con tramite l’ex premier.

 

 

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