Alba Parietti ha rilasciato una lunga intervista al Messaggero, in cui ha affrontato tanti argomenti, anche privati. Innanzitutto la showgirl ha confermato che il prossimo autunno potrebbe tornare alla conduzione di un programma in prima serata su Rai2, ma i dettagli sono ancora tutti da definire. “Siamo in una fase interlocutoria - ha dichiarato - ed è meglio essere prudenti: appena avrò la certezza ne parlerò”.
A proposito di televisione, è stato fatto presente alla Parietti che lei nel 1994, per motivi ideologici, rifiutò nove miliardi di lire offerti da Silvio Berlusconi per firmare un contratto triennale di esclusiva con le reti Fininvest, poi diventate Mediaset: “Per non perdere la libertà di poter dire sempre quello che penso, rifiutai tutti quei soldi. Scelta forse eccessiva e azzardata. All’epoca non avevo un soldo. Pentita? Un pochino…”.
“Nessuno mi obbligava a farlo - ha spiegato la Parietti - però all’epoca mi spaventava vedere tante star, come Mike Bongiorno, che si schieravano totalmente con Berlusconi. Io sono sempre stata di sinistra e non volevo perdere il mio diritto a esprimermi. Lo stesso anno, però, feci Striscia la notizia e i Telegatti su Canale 5 senza alcuna pressione. Insomma - ha chiosato la showgirl - lavorai con Berlusconi ma senza esclusiva”.