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Di Mare-Sottile, "rissa" fra ex colleghi: volano parole grosse

Fabrizio Biasin
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La questione "longa mano" ha assunto contorni da tregenda e verrebbe un filo da sorridere se non fosse, ovviamente, serissima. Nei giorni successivi al siluramento da parte della Rai di Memone Remigi, reo di aver palpato l'ex "Gazosa" Jessica Morlacchi a Oggi è un altro giorno - programma d'intrattenimento (ma non di palpeggiamento) di Rai 1-, il cantante sceglie di uscire allo scoperto attraverso una nota ufficiale, questa: «Sono moralmente distrutto. Alla mia età non è facile superare il grave stato d'animo in cui la azienda Rai, alla quale ho legato tutta la mia vita artistica, mi ha ridotto». E ancora: «Il provvedimento con il quale sono stato espulso mi pare ingiusto per la sproporzionata gravità della condanna inflittami, senza neppure aver sentito le mie ragioni e considerato le mie scuse». E infine: «Ora ho bisogno di riposo, di silenzio e di cure, sperando di riprendere le mie forze e la mia tranquillità. Ho, comunque, dato mandato all'Avv. Giorgio Assumma di Roma di esaminare, sotto il profilo legale, la via più idonea per la tutela della mia dignità di uomo e di artista».

 

 

 

Morale, Memo passa dalle scuse al contropiede. In difesa del Remigi, va detto, sono accorsi in tanti. Dall'opinionista Caterina Collovati («Mi rifiuto di vedere del torbido in quella mano rugosa, che dopo aver cinto la vita della collega per la posa imposta dalla scena, cade avvizzita lungo il fianco della cantante. L'unica palpata degna di nota Memo Remigi la riserva ai tasti del pianoforte che suona ancora magistralmente. Quanta ipocrisia e moralismo inutile»), ma pure Vittorio Sgarbi che, intervistato subito dopo il fattaccio da Mow Magazine, come sempre non ha usato giri di parole: «Memo ha oltre 80 anni, insomma è talmente vecchio che non è escluso sia scesa la mano in modo involontario... Poi a quell'età se tocchi il culo di una ragazza è come se toccassi la sedia. La Rai non doveva cacciarlo. Lui può fare causa all'azienda, specie se lei non dichiara di essere stata molestata. Se lei non denuncia, lo devono riammettere».

 

 

 

INTRECCIO COMPLICATO

Insomma, un intreccio assai complicato che, tra l'altro, ha dato il là ad altri "filoni". Uno in particolare riguarda nientepopodimeno che Franco Di Mare, direttore di Rai3 pizzicato da Striscia la Notizia. Il tg, attraverso antichi filmati, lo ha di fatto accusato di molestie nei confronti di Sonia Grey, ai tempi in cui quest' ultima conduceva UnoMattina con lo stesso Di Mare. Il giornalista dal canto suo ha pubblicato il video di Striscia con un commento chiarissimo («continuano a parlare di mie molestie. Non è più satira, è diffamazione. E infatti li ho querelati») e così facendo ha scatenato la reazione del collega Salvo Sottile, intervenuto via social: «Possibile che esistano ancora credenze mesozoiche secondo le quali toccare il cul. a una donna (per giunta in tv) è "solo uno scherzo"? Ma che messaggio passa così? Che se scherzi puoi farlo? Io (anche) da telespettatore li trovo "scherzi" di pessimo gusto». E cosa fa, Di Mare, lascia correre? Giammai! Replica immediatamente e lo fa così: «Prima o poi convincerò una mia ex collaboratrice che riceveva pressioni telefoniche indesiderate da un ex conduttore di Rai3 a raccontarlo pubblicamente. Ci faremo risate mesozoiche». Puntualissima la controreplica di Sottile: «Siamo pronti. Invece altre donne che ricevevano attenzioni e sms indesiderati da un altro "ex" col vizietto delle minacce da mafioso di terza fila, mi risulta siano pronte a raccontarlo prestissimo... sai che risate! Arriviamo al paleolitico!». Di Mare in peggio.

 

 

 

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