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Otto e Mezzo, Montanari: "Meloni odia i poveri", scoppia l'inferno in tv

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Una vera e propria figuraccia. Come altro definire quella del direttore dell'Università per gli Stranieri di Siena, Tomaso Montanari. Tra i più accesi critici della Meloni, a Otto e Mezzo il prof le prende da tutte le parti, anche da chi dovrebbe essere sulle sue posizioni. Montanari mette nel mriino il premier e soprattutto la manovra varata dal governo affermando che la Meloni e il suo esecutivo "odiano i poveri". Apriti cielo. Il primo a mettere le cose a posto è Massimo Cacciari che di fatto afferma: "Quando si parla bisogna avere onestà intellettuale. Non si può sempre dire che questa manovra odia i poveri o che la Meloni odia i poveri. Ci sono misure che vanno nella direzione di dare sostegno al reddito. Il concetto dei poveri sono sempre più poveri non può essere ripresentato tutte le volte".

 

E a sostenere la tesi di Cacciari contro Montanari c'è anche Mariolina Sattanino che di fatto ribadisce: "Non si può dire che la Meloni odi i poveri. Non è corretto e mi sembra un ragionamento superato e riduttivo. Nella manovra del governo, come ad esempio la rivalutazione piena degli assegni più bassi delle pensioni, ci sono misure che hanno l'obiettivo di sostenere le fasce più deboli".

 

 

Insomma per Montanari si mette male e a chiudere il cerchio arriva la Gruber che afferma: "Ricordiamo che la Meloni ha vinto le elezioni ed evidentemente le sue scelte rispondono alla volontà degli elettori".    

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