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Musica: Gino Paoli a Giffoni, multinazionali fanno guerra agli autori (2)

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(Adnkronos) - "Oggi ci sono i talent. Prendi dieci ragazzini, fanno un disco e va bene, ne fanno un secondo e non va, state certi che non ne faranno più. E' carne da macello -ha aggiunto Paoli- Continuo a dire che in questo mestiere, quello dell'artista, c'è bisogno di passione. Su dieci ragazzini che oggi mi vengono a chiedere come si fa ad avere successo, dico sempre che il ragionamento è sbagliato. La domanda è: 'come si fa a fare l'artista?' E io rispondo sempre: 'suona, suona, suona'". Paoli e Blandini non si sono sottratti alle domande dei ragazzi: "La ragione per la quale la Siae cerca di guadagnare più possibile è per provare a distribuire il più possibile agli autori. Gli autori diventano ricchi solo se fanno canzoni che vendono ed incassano. Per il mestiere che faccio io -ha detto Paoli- non c'è raccomandazione. La Siae rappresenta la libertà dell'autore di guadagnare con il proprio lavoro quello che deve guadagnare". Un ragionamento, quello della tutela dell'autore, strettamente connesso con la libertà: "Il consiglio che posso dare è di essere voi stessi senza il condizionamento che ti pone l'ultimo degli imbecilli -ha spiegato il musicista- La libertà è la possibilità di scegliere. La cosa più importante per un ragazzo e anche di un uomo di 80 anni è la libertà di scegliere". La conclusione è per Blandini che ha annunciato una sorpresa per i giurati del Giffoni: "Facciamo decine di iniziative per aiutare i giovani e le persone in difficoltà -spiega- abbiamo progetti nelle carceri, negli ospedali pediatrici, per sostenere i giovani musicisti. E abbiamo deciso che chi tra i giurati del Giffoni 2014 si iscriverà alla Siae non pagherà per due anni la quota associativa".

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