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Venezia: Saverio Costanzo, 'Hungry Hearts' non e' contro niente e nessuno

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Venezia, 31 ago. - (Adnkronos/Cinematografo.it) - Ho letto il libro, mi ha attratto e respinto insieme, la drammaturgia era forte, ma anche il rischio della morbosità. L'ho ripreso un anno e mezzo dopo, e ho scritto la sceneggiatura senza giudicare, guardando i personaggi con tenerezza e dolcezza. Per me è stato un film catartico, anche per il mio ruolo di padre: ho trovato dolcezza e comprensione per gli errori. Parola di Saverio Costanzo, che porta in Concorso a Venezia 'Hungry Hearts', interpretato da Adam Driver e Alba Rohrwacher, tratto da 'Il bambino indaco' di Marco Franzoso. Il regista di 'Private' e 'La solitudine dei numeri primi' sposta la vicenda dall'Italia a New York, con l'americano Jude (Adam Driver) e l'italiana Mina (Alba Rohrwacher) che s'innamorano, si sposano e dopo poco hanno un bambino: Mina si convince che sarà un neonato speciale, da proteggere dal mondo esterno per conservarne la purezza. Jude la asseconda per amore, ma il bambino non cresce. Nel cast anche Roberta Maxwell (la madre di Jude). Prodotto da Wildside e Rai Cinema, in sala a inizio 2015, 'Hungry Hearts' è girato e ambientato a New York perché, spiega Costanzo, "ci ho vissuto ed è una città violenta, dove è facile sperimentare un senso di isolamento: se hai i mezzi puoi avere tutto il cibo del mondo, se non li hai... Non è stata una scelta forzata o calcolata, piuttosto una città italiana avrebbe reso il film meno credibile". (Segue)

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