Venezia: il turco 'Sivas' porta in concorso la 'questione maschile' (2)
(Adnkronos/Cinematografo.it) - Ambientato in un villaggio rurale, il film racconta il difficile apprendistato alla vita di un bambino di nemmeno dieci anni e il suo ingresso nella comunità degli adulti, tra spintoni, violenza verbale e combattimenti illegali tra cani, pratica molto diffusa nel villaggio. Centrale in 'Sivas' è proprio la relazione tra il protagonista, interpretato dal piccolo Dogan Izci, e il suo grosso cane da combattimento, un'amicizia che da tenera si rivelerà rapporto di sfruttamento. "I bambini nascono innocenti, poi succede qualcosa nell vita che li trasforma", dice il filmaker turco, che però rifiuta di etichettare il suo film in qualsivoglia maniera: "Siamo nel 2014, e non penso che i film debbano avere un messaggio. Ho cercato di fare le cose come mi venivano, ho osservato, ho visto i cani per terra, la steppa, ho cercato di far parte dei miei personaggi, sentendomi un bambino quando riprendevo un bambino, un adulto quando riprendevo un adulto, un cane quando riprendevo un cane. E' tutta farina del mio sacco, non ci sono state molte influenze", rivela. E chiude fugando ogni sospetto sui presunti abusi commessi sui cani in sede di ripresa: "Il sangue che si vede non è vero. Esistono delle tecniche che permettono ai cani di non farsi male".