Venezia: Sabina Guzzanti, istituzioni italiane hanno paura della democrazia
Venezia, 3 set. (Adnkronos/Cinematografo.it) - "Le istituzioni italiane hanno paura della democrazia, si sceglie sempre un'altra strada: pur di evitare la democrazia, prendono decisioni che cercano di convincerci siano per il bene comune. Senza la trattativa sarebbe un paese diverso, migliore, e probabilmente avremmo ancora con noi Falcone e Borsellino". Parola di Sabina Guzzanti, che porta alla 71ma Mostra di Venezia Fuori Concorso l'atteso e applaudito 'La trattativa', dedicato appunto alla trattativa Stato - mafia. Ma quale è la genesi del film, che arriverà nelle nostre sale il 2 ottobre con Bim? "Una lunghissima ricerca, tanto tempo a studiare e provare a scrivere diverse sceneggiature con chiavi diverse: poi mi sono ricordata del corto di Elio Petri con Gian Maria Volontè (Ipotesi, NdR), citato esplicitamente ("siamo un gruppo di lavoratori dello spettacolo") per raccontare quel che si sa finora della trattativa. E' stata una svolta in scrittura, il meccanismo consente di passare in modo omogeneo da finzione al documentario: libertà creativa, umorismo, recitazione brechtiana, anche se è una parola che non si dovrebbe più usare. Raffaella Carrà mi darebbe una strigliata". Il lavoro è stato cominciato e interrotto più volte: "Ho pensato non si potesse fare, ma la conoscenza della materia aumentava, ho scoperto fonti e, grazie a Radio Radicale, ho avuto tutti i processi a disposizione: ho potuto ascoltare tutte le testimonianze, perché non ho una formazione giudiziaria per fortuna". E la regista prosegue: "Anche io ho attraversato momenti di depressione e paura, 'me ne vado', eccetera. Ma credo che lo scopo del film sia di mettere tutti in grado di capire che cosa sia la trattativa, dei fatti che hanno cambiato il corso della democrazia: se una larga fetta di italiani li conoscessero bene… L'idea generica è nemica di un'idea precisa: quali fasce di istituzioni, tuttora al comando, hanno preso queste decisioni? Da dove viene l'Italia che abbiamo sotto gli occhi, il cambiamento così rapido del Paese? questo film dà tutte le spiegazioni che servono". (segue)