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Venezia: Konchalovsky, la democrazia e' un totem illusorio (2)

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(Adnkronos/Cinematografo.it) - Andrei Konchalovsky si trova al Lido per presentare il suo nuovo film, The Postman's White Nights ("Le notti bianche di un postino"), con cui punta al Leone. Girato nel Nord della Russia, nella regione di Arcangelo, nei villaggi che si trovano sul territorio del Parco Nazionale di Kenozero, The Postman's White Nights racconta la vita di una piccola comunità che vive isolata dal mondo esterno, se non fosse per la presenza di un postino (Aleksey Tryapitsyn), unico tramite con le città. Nel film accadono poche cose e quasi tutte in sordina, essendo l'osservazione etnografica il principale movente dell'operazione: "L'idea era quella di girare un film che non partisse da una sceneggiatura - rivela il regista - ma di scriverlo mentre riprendevamo". E per non compromettere troppo la veridicità di ciò che veniva ripreso, Konchalovsky dice di essersi affidato a una tecnologia leggera, piccole videocamere digitali e un i-phone: "In passato i documentari venivano realizzati usando tecnologie invasive, luci e ciak, e tutto questo intimidiva le persone. Oggi abbiamo la possibilità di riprendere rimanendo invisibili". (segue)

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