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Musica: al Tuscia Operafestival il debutto 'mozartiano' di Bahrami (2)

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(Adnkronos) - Bahrami trova, quindi, rifugio in Italia, dove puo' studiare il pianoforte e diplomarsi con Piero Rattalino al conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano. Approfondisce gli studi all'Accademia pianistica "Incontri col Maestro" di Imola e con Wolfgang Bloser alla Hochschule fur Musik di Stoccarda. Si perfeziona con Alexis Weissenberg, Charles Rosen, Andra's Schiff, Robert Levin e in particolare con Rosalyn Tureck, l'artista che piu' di altri ha contribuito a far conoscere la modernita' dell'opera pianistica di Bach attraverso i suoi studi e le sue esecuzioni. Il primo debutto importante avviene nel 1998 al Teatro Bellini di Catania: il successo e' tale che la citta' etnea gli conferisce la cittadinanza onoraria. Da quel momento in poi, si susseguono le esibizioni presso le maggiori istituzioni musicali d'Italia, teatri, stagioni e prestigiosi festival internazionali. La ricerca interpretativa del pianista iraniano e' da sempre rivolta alla monumentale produzione di Johann Sebastian Bach, che Bahrami affronta con il rispetto e la sensibilita' cosmopolita della quale e' intrisa la sua cultura e la sua formazione. Le influenze tedesche, russe, turche e naturalmente persiane che hanno caratterizzato la sua infanzia, gli permettono di accostarsi alla musica di Bach esaltandone il senso di universalita' che la caratterizza. Domani, invece, altra piccola perla al Tuscia Operafestival con musiche di Mozart, Verdi, De Falla e Albeniz: e' questo il ricco programma del "Concerto italiano" a cura del gruppo "Ensemble classica". (Cortile di Palazzo dei Priori, ore 21). Il concerto e' organizzato in collaborazione con l'associazione "Incontri mediterranei". "Ensemble classica" e' diretta da Romano Pucci, dal 1972 primo flauto della prestigiosa Orchestra filarmonica del Teatro alla Scala di Milano, docente presso l'Accademia della Scala.

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