Musica: Gino Paoli, i musicisti lavoratori a pieno titolo
Roma, 27 ago. (Adnkronos) - "Alla musica ho dedicato tutta la mia vita, come autore e come interprete esecutore, e da sempre, come musicista ma anche come cittadino, mi batto affinche' quello del musicista sia considerato a pieno titolo un LAVORO". Lo scrive, maiuscole comprese, il musicista e presidente dalla Siae Gino Paoli che, in quest'ultima veste, ha postato un suo intervento sul blog della flautista Anna Maria Della Valle, che qualche giorno fa si era rivolta al Ministro dei Beni e Attivita' Culturali e del Turismo Massimo Bray con una lettera aperta contenente una serie di proposte per favorire il fiorire delle piccole attivita' musicali.. "Sono convinto che solo quando nella societa' civile ci sara' vera consapevolezza che il nostro e' un lavoro, sara' possibile ottenere il rispetto dovuto a chi deve veder compensato il frutto del suo impegno e veder riconosciute le battaglie non demagogiche che alcuni di noi conducono da molti anni contro la pirateria digitale e non, che sfruttando le opere dell'ingegno dei musicisti e degli altri artisti, sottrae di fatto i frutti del nostro lavoro", aggiunge Paoli che si dice poi "certamente d'accordo con lei sulla necessita' di educare alla musica e ridarle dignita'". Paoli sottolinea quindi che "nella Siae non esistono autori di serie A o di serie B, mentre mi sembra che contrapporre la categoria degli autori di musica colta a quelli 'da balera', implichi proprio una discriminazione, cio' che lei stessa ritiene ingiusto. Se e' vero, come Lei scrive, che 'denigrando gli autori si svilisce la musica', perche' considerare 'degni di essere definiti musicisti' soltanto gli autori di musica colta? La Siae, come tutte le altre societa' di collecting al mondo, non puo' operare una ripartizione dei diritti sulla base di parametri qualitativi, ma deve e puo' esclusivamente operare rispetto all'utilizzo dell'opera. Se un'opera e' frequentemente eseguita (indipendentemente dalla sua qualita'), a giusto titolo maturera' i diritti conseguenti al suo utilizzo". (segue)