Borghi: "Curioso di sapere se Salvini vedrà film su Cucchi"
Milano, 15 set. (AdnKronos) - "A Venezia volevo chiedere a Salvini se sarebbe andato a vedere il film, ma non me l'hanno presentato. Sarei seriamente curioso di sapere, perché davanti a un film tu sei costretto a riflettere se sei un essere umano e se sei costretto a riflettere io sono felice di ascoltare le riflessioni di chiunque, di Salvini, di Di Maio, di Berlusconi". Così Alessandro Borghi - che nel film 'Sulla mia pelle' veste i panni di Stefano Cucchi - risponde a chi gli chiede delle polemiche nate intorno alla pellicola di Alessio Cremonini che racconta gli ultimi giorni di vita del 31enne romano arrestato per spaccio. "Mi sono rifiutato dall'inizio di andare ospite in trasmissioni politiche, già li vedo che mettono a sedermi vicino a Salvini, Brunetta e Di Maio e lì viene tutto strumentalizzato e io non sono diplomatico. Se volete parlare di Stefano venite nelle piazze, nei cinema e nelle università e io parlo molto volontieri con chi volete, ma in tv non ci vado perché la strumentalizzazione non è una cosa che mi interessa" spiega l'attore prima della proiezione del film al 'Cinema Beltrade' a Milano. La pellicola è al centro di un 'boicottaggio', una contesa che vede contrapporsi le sale cinematografiche alla casa di produzione Lucky Red e il distributore Netflix: motivo del contendere, l'uscita simultanea sul grande schermo e in streaming. La visione è così confinata in una ristretta lista di cinema. "Tutti meritano di poterlo vedere in sala e grazie a chi va al cinema alla fine potrò andare dalle persone che hanno boicottato il film e dire 'a occhio e croce vi siete sbagliati'. Quello che sta succedendo mi riempie di gioia: non mi interessano gli incassi, ma vedere che c'è una volontà di condividere l'esperienza. Le sale sono piene - conclude Borghi - ogni giorno mi arrivano una marea di messaggi, le persone mi scrivono la propria impressione sul film e questo è impagabile, vale tutti i premi di questo mondo".