Lirica: alla Scala i barbari di Attila, il 7 dicembre torna verdiano
Milano, 30 nov. (AdnKronos) - Uno straniero sanguinario, anzi "il più sanguinario di tutti", pieno di profonde contraddizioni e capace di dare lezioni di civiltà in un "Novecento distopico", dove "cercare eroi sani e nuovi e celebrare il valore dell'umanità". E' l"Attila' di Giuseppe Verdi secondo Davide Livermore, il regista che, dopo il suo debutto scaligero nel 2017, torna per allestire l'opera che il 7 dicembre inaugurerà la stagione 2018/2019 della Scala. "Ora il nostro percorso sul giovane Verdi diventa più chiaro", afferma Riccardo Chailly, che dirigerà l'opera. 'Attila' segue 'Giovanna d'Arco', che aprì la stagione 2015/2016, ed è un preludio a 'Macbeth', "il capolavoro che porteremo in scena tra qualche mese". Sul palco, vestirà i panni del protagonista Ildar Abdrazakov, al suo terzo 7 dicembre. Saioa Hernandez interpreterà Odabella. "Per me - ha detto il soprano - è un triplice debutto: al Teatro alla Scala, il 7 dicembre e nel ruolo che mi è stato offerto. Un regalo che non mi aspettavo". Fabio Sartori sarà Foresto e George Petean l'ambiguo generale romano Ezio. 'Attila', che ebbe la sua prima scaligera nel dicembre 1846, a pochi mesi dalla prima assoluta alla Fenice, fu un successo travolgente con 31 rappresentazioni. Centosettantadue anni dopo, gli Unni guidati dal re Attila tornano al Teatro con la direzione di Chailly, che si dice "molto soddisfatto del lavoro lungo, difficile, complesso che ogni rappresentazione richiede, ma il quotidiano rapporto con l'orchestra, con il coro e le maestranze dà segnali di continua crescita". Anche questo 7 dicembre, per il terzo anno consecutivo, l'opera sarà in diretta su Rai1 e su Radio3, insieme alle dirette in città e al fitto calendario della Prima Diffusa a Milano. L'intenzione è quella di continuare con la diretta nei prossimi anni, ha detto l'ad della Rai, Fabrizio Salini.