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Teatro: Napoli, le donne di Neil LaBute in 'Re(L)azioni' alla sala Assoli (2)

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(Adnkronos) - 'Totally', il primo dei tre monologhi, narra la vicenda tristemente ironica di una ragazza che, scoperto il tradimento del fidanzato mentre aspetta un figlio da lui, decide di attuare nei suoi confronti una spietata vendetta. Il gesto disperato e assurdo della ragazza diventa per LaBute metafora delle moderne reazioni-relazioni uomo/donna: non c'è dialettica tra i due amanti, solo un'azione spietata e paradossale, un gioco crudele. 'Bad Girl', il monologo centrale, è una lunga telefonata, in cui l'attrice, dal suo camerino, quasi ad anticipare il meccanismo del teatro nel teatro che si svilupperà nel terzo brano, elargisce consigli a una amica abbandonata dal fidanzato, ostentando la gloriosa quanto insensata leggerezza della sua sessualità compulsiva, nichilisticamente consumata con degli ignari 'sfigati' pescati a caso da Blockbuster o in qualche pub di periferia. 'War on Terror', il terzo monologo (il cui titolo cita quello di un noto videogioco di guerra), prende spunto dalle strategie americane post-11 settembre per parlare d'intolleranza. In scena c'è una giovane donna, il cui fidanzato è morto in Iraq. Rivolta al pubblico, con una bandiera americana cui si aggrappa in ricordo di lui, si lancia in un'invettiva spietata quanto esteriore al mondo islamico. 'Re(L)azioni' è teatro ridotto all'essenziale, che ritrova la sua natura elementare: un'attrice che recita sul palco e un pubblico che guarda. In scena ci sono solo pochi oggetti e proiezioni, brandelli mediati dalla cultura del virtuale come visioni provocatorie disturbate e disturbanti.

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