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Tagliavento, che disastro: Moratti, Galliani, Catania tutti contro la Juventus

Giulio Bucchi
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Interisti, naturalmente. Ma pure Fiorentina, Catania, Milan: tutti contro la Juventus e non solo sul campo. Gli errori dell'arbitro Paolo Tagliavento nel big match di sabato sera contro l'Inter (perso 3-1) riaccendono i riflettori (si erano mai spenti?) sui favori arbitrali alla Vecchia Signora. Il botto c'era già stato dieci giorni fa a Catania, con un gol regolare di Bergessio annullato e quello decisivo ed irregolare di Vidal convalidato. Stessa scena a Torino, con la rete del cileno dopo una manciata di secondi dal via viziata dal fuorigioco di un metro di Asamoah. E ancora, il mancato secondo giallo a Lichtsteiner, che ha lasciato la Juve in 11: "Il rosso mancato è un errore voluto", ha sbottato a freddo il presidente nerazzurro Massimo Moratti, addolcito dalla vittoria ma inviperito per la gestione arbitrale: "Non ce l'ho con la Juventus, ma gli arbitri non possono permettersi certe cose". Tagliavento, come aveva ricordato Libero già alla vigilia della gara con l'Inter, era l'arbitro del famigerato gol non visto di Muntari in Milan-Juve, sfida scudetto del 25 febbraio scorso. E mentre i tifosi della Fiorentina si scatenano sulla pagina Facebook dei viola, chiedendo la moviola in campo ed insultando i "nemici" bianconeri, e quelli del Catania hanno celebrato il 4-0 alla Lazio con una classica panolada di fazzoletti bianchi per protesta contro gli arbitri, Adriano Galliani pizzica il club di Andrea Agnelli rompendo la tregua armata: "Ho visto che Tagliavento - commenta dalla sede della Lega Calcio il vicepresidente rossonero -. Ha arbitrato la sfida scudetto dell'anno scorso che era Milan-Juventus e quella di quest'anno che era Juventus-Inter. E non aggiungo altro". Più che veleni, pugni in faccia.  

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