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Coppa Italia, all'Olimpico vince il Napoli: 3-1 alla Fiorentina

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Giulio Bucchi
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Bruttissima fuori, ma bella dentro. La Coppa Italia 2014 va al Napoli dopo una giornata delirante di violenza in strada (gravissimo un ferito partenopeo a colpi di arma da fuoco) e caos allo stadio Olimpico, dove la finale contro la Fiorentina inizia con 40 minuti di ritardo, solo dopo che gli ultrà napoletani, guidati dal truce Genny 'a carogna) danno il loro consenso. La partita si può giocare, nonostante un clima tesissimo sugli spalti e a bordo campo, e per fortuna perché il match tra gli uomini di Rafa Benitez e quelli di Vincenzo Montella è avvincente. Vince il Napoli 3-1, seconda Coppa Italia nelle ultime tre stagioni.  Emozioni a raffica - Terza contro quarta in campionato, ma la differenza si vede: la Fiorentina è senza Cuadrado, Mario Gomez e con Pepito Rossi acciaccato ed entrato nel secondo tempo. Il Napoli invece i migliori ce li ha tutti in campo, con Insigne decisivo nel primo quarto d'ora: due gol (bellissimo il primo con un morbido destro a giro da appena dentro l'area) e tanto ritmo. I viola sembrano storditi, ma alla mezz'ora è il peruviano Vargas a riaprire i giochi sfruttando una dormita della difesa azzurra e fulminano Reina sul filo del fuorigioco. Al 45' Aquilani fa 2-2, ma il gol è giustamente annullato per fuorigioco. Nella ripresa il Napoli sfiora il 3-1 con Pandev, resta in 10 per l'espulsione di Inler e alla fine rischia il clamoroso aggancio: a 5' dalla fine è Ilicic a presentarsi da solo davanti a Reina ma il suo tocco sotto è impreciso. E alla fine, in pieno recupero è il belga Mertens (arma letale e sostituto extra-lusso) in contropiede a chiudere il conto regalando la quinta Coppa Italia nella storia del club azzurro. Una buona base di partenza per tentare il definitivo salto di qualità per la prossima stagione. Per la Fiorentina, invece, ancora tanti applausi e poca fortuna. Per il calcio italiano invece l'ennesima, dolorosa bocciatura. E il pallone questa volta non c'entra. di Claudio Brigliadori

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