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Ippica: Sardegna, dopo successo Campionato Mediterraneo corse a Villacidro (2)

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(Adnkronos) - La Sardegna, spiega Tocco, esporta fantini di livello mondiale "ma continuiamo ad essere il fanalino di coda nella considerazione da parte del ministero dell'Agricoltura. Per i non addetti, ricordiamo che per ogni giornata di corse prevista in calendario corrisponde una dotazione finanziaria esterna al bilancio regionale". Somme che concorrono a sostenere, con percentuali certe gli ippodromi, gli allevatori, i proprietari, gli allenatori e i fantini, ormai allo stremo delle forze per carenza di manifestazioni sportove e di cavalli da allenare. "Chi opera nell'ippica lo sa bene. Occorre una superiore massa critica - continua Tocco -, soprattutto a livello di professionalità e di competenza strategica. Una realtà globale significa inevitabilmente competizione tra sistemi territoriali. La competizione territoriale richiede un'efficace strategia competitiva in termini di visione del futuro, sua traduzione in obiettivi concreti, in scelte strategiche per conseguirli ed in azioni realizzative altrimenti l'ippodromo di Villacidro, realizzato a totale carico della Regione Sardegna e con i crismi dell'Assi-UNire, è destinato a fallire. Ci rendiamo conto di questo?". "Essere competitivi significa fare meglio dei concorrenti. Per ogni territorio senza sviluppo il futuro è grigio. Nell'ippica non è in gioco la sua esistenza. L'ippica per sua natura, è dinamica, va dove il contesto è favorevole e si genera valore: in Inghilterra, in Francia, in Germania, in Giappone, negli Usa. E' in gioco - conclude Tocco - nonostante siamo riconosciuti con l'emblema di "Terra di fantini e Terra di cavalli" il peso relativo della Sardegna nella globalizzazione ippica. Il problema è politico".

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