Fifa, Joseph Blatter indagato dall'Fbi: "Mi dimetto, nuovo presidente a maggio 2016"
Sepp Blatter sarebbe indagato dalla magistratura Usa e dall'Fbi nell'ambito dell'inchiesta sulle tangenti che già ha portato all'arresto di sette dirigenti Fifa. Questo dunque potrebbe essere il motivo dietro il suo annuncio di oggi in cui ha dichiarato che si dimetterà a maggio 2016. La notizia è stata riferita dalla catena americana Abc, che ha citato fonti familiari con il caso. A pesare sulla decisione, però, ci sono state anche le critiche che la maggioranza del mondo sportivo e politico avevano sollevato alla sua gestione della Fifa, sconvolta dagli scandali sulla corruzione, e i sospetti sul suo vicepresidente, Jeffrey Webb. Blatter era stato eletto dopo che il suo unico avversario,il principe giordano Ali bin Al-Hussein, si era ritirato dalla corsa. La dichiarazione - "Il mio profondo attaccamento alla Fifa mi ha spinto a questa decisione - ha dichiarato Blatter - Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto alla presidenza della Fifa e che hanno fatto per il calcio. Quello che conta per me è la Fifa e il calcio. Organizzerò un congresso straordinario per eleggere un nuovo presidente. Non voglio restare, adesso sono libero dai vincoli di un'elezione. Sarò in grado di concentrarmi sulle profonde riforme. Per molti anni abbiamo chiesto riforme, ma queste non sono sufficienti". Lo scandalo – Tutto era cominciato quando diversi funzionari della Federcalcio mondiale sono stati arrestati in Svizzera dopo un'indagine dell'Fbi americana. Per tutti l'accusa è corruzione, riciclaggio di denaro sporco e frode telematica. L'inchiesta affonda le sue radici fino a vent'anni fa, e riguarda tutte le pratiche dei vertici del calcio mondiale comprese le gare che hanno assegnato le prossime coppe del mondo alla Russia e al Qatar. Come se non bastasse il New York Times aveva poi messo in dubbio la figura del vicepresidente Fifa Webb. In particolare hanno fatto scandalo i 2,2 milioni di dollari che dal 2002 a oggi sono partiti da Zurigo per finire nelle casse della Federazione delle Isole Cayman, per costruire una nuova sede e due campi da calcio. Ma i campi non sono ancora completati, le Isole paradiso fiscale e del turismo sono al 191esimo posto fra le 209 nazionali di calcio e guarda caso è proprio Webb ad essere originario delle Cayman.