Filippo Magnini indagato dalla procura antidoping del Coni
Lo scandalo era scoppiato nello scorso mese di luglio, quando il nome del nuotatore Filippo Magnini era stato accostato a quello del medico nutrizionista Guido Porcellini, al centro di una inchiesta della procura di Pesaro per un presunto spaccio di sostanze stupefacenti e dopanti, in particolare l'ormone della crescita rinvenuto durante una perquisizione. Quattro mesi più tardi, si apprende che la procura antidoping del Coni ha ufficialmente indagato Magnini ritenendolo colpevole della violazione dell'articolo 2.2 del codice Wada (uso o tentato uso di sostanze dopanti). Insieme a lui risulta indagato un altro nuotatore azzurro, Michele Santucci, per il quale invece l'accusa è violazione dell'articolo 2.9 della Wada (favoreggiamento).