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Juventus, contro lo Sporting Lisbona mister Allegri scommette tutto su Pjanic

Andrea Tempestini
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Il ritorno al gol di Higuain nella sfida di Champions contro l'Olympiacos aveva fatto passare un po' in secondo piano la lesione al quadricipite femorale della coscia destra rimediata da Pjanic nel riscaldamento del match con i greci. E invece, sarà un caso, ma il calo della Juve in campionato è coinciso proprio con l'assenza del 27enne di Tuzla. Già in quel 2-0 (sancito pure dal gol di Mandzukic) la prestazione della Signora non fu per nulla brillante. E lo stop di Bergamo, unito allo scioccante ko casalingo contro la Lazio, non hanno potuto che far rimpiangere l'estro del Piccolo Principe (il soprannome coniato da Totti). Troppo evidente la difficoltà della squadra in fase di costruzione di gioco. Troppo poco fluida la circolazione di palla (carenza, è bene ricordarlo, dovuta anche alla partenza di Bonucci). Di contro, nelle prime sei giornate Pjanic ha fornito 6 assist per i compagni, senza dimenticare la rete nel derby col Toro. Effettua 84 passaggi in media ogni 90' col 93.7% di precisione. E la Juve, solo grazie alle sue invenzioni, ha creato 14 occasioni da gol. È un faro. Pjanic ha avuto la sfortuna di farsi male nel suo periodo migliore, quando già si capiva la sua importanza per la manovra bianconera. Importanza solo in parte nascosta dall'ottimo impatto di Bentancur, che è parso però via via meno lucido, a causa della chiamata con l'Uruguay, ma pure della fisiologica gioventù (classe '97). Stasera Allegri dovrà per forza di cose approfittare del ritorno di Pjanic per tornare al passato. Mettere in soffitta il 4-3-3 e riposizionare il numero 5 al centro del 4-2-3-1. In coppia con Matuidi, ma solo perché Khedira non è ancora al 100%. Eccolo, un altro tema. Eccetto il tedesco, i “soliti” Pjanic, Alex Sandro, Cuadrado e pure Dybala (partito in panchina contro la Lazio) saranno tutti in campo dal 1' all'Allianz Stadium. Il che mette una volta di più a nudo lo scarso apporto dei nuovi arrivati. Sturaro sarà di nuovo adattato a terzino destro e in avanti Mandzukic e Higuain non si toccano. In difesa Howedes è ancora ai box, quindi toccherà a Rugani (o Benatia) affiancare Chiellini. Già, la difesa, i cui problemi, sommati all'insolita fragilità mentale, riguardano tutti. Vecchi e nuovi. «La Juve non è assolutamente in crisi - rassicura Allegri -. Il campionato è lungo, la Champions è un'altra competizione. Dobbiamo lavorare sugli errori di attenzione». La sensazione, però, è che le gare siano già da dentro o fuori su entrambi i fronti: «La stagione al momento è dalla parte del Napoli, ma sarà ancora lunga e attendo la pressione delle ultime 5 di campionato. Contro lo Sporting, invece, è già decisiva». Chiaro, perché i lusitani sono secondi nella Primeira Liga e appaiati a tre punti nel girone D di Champions in compagnia della Juve. Nella doppia sfida contro di loro, dunque, altri errori non sono ammessi. di Daniele Dell'Orco

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