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Milan, Patrick Cutrone rischia due turni di stop per il gol di mano

Andrea Tempestini
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Armato di una buona dose di spregiudicatezza, il giorno dopo il gol di mano di Cutrone in Milan-Lazio, il n.1 dell'Aia Marcello Nicchi prova a spiegare a un furioso Lotito che la negligenza degli addetti al Var non sia stata poi così grave. «Per colpa del Var la Lazio non è prima», tuona Lotito fuori dalla toilette dell'Hilton di Fiumicino. «Claudio, non è così, ti spiego...», replica Nicchi, prendendosela con la regia che ha fornito le immagini solo alla fine del primo tempo. Leggi anche: Simone Inzaghi, furia contro Cutrone Il caso però è ben lungi dall'essere risolto. Pochi minuti dopo le scuse postate da Cutrone sul suo profilo Instagram («Ho rivisto le immagini del gol. In un momento di adrenalina e istinto ho avuto la sensazione di colpire la palla in maniera regolare. Il mio non è stato un gesto volontario, mi spiace che venga messa in discussione la mia onestà») la Procura della Federcalcio ha preso in consegna i filmati della rete irregolare chiedendo, grazie alla prova tv, 2 turni di squalifica al giocatore per condotta antisportiva. Ora toccherà al Giudice sportivo valutare sia l'ammissibilità della prova video, sia la volontarietà del tocco, come stabilisce l'art. 35 del regolamento. Il precedente di Alberto Gilardino, pizzicato il 25 ottobre 2008 a segnare di mano un gol al Palermo con la sua Fiorentina e poi squalificato di 2 turni, torna così prepotentemente d'attualità. Ma non sarebbe certo finita. L'introduzione del Var comprende una implicazione tutta nuova: quella dell'errore tecnico arbitrale. Seppur davanti a uno schermo, gli addetti al Var restano comunque arbitri, e una negligenza del genere potrebbe portare la Lazio, soprattutto in caso di squalifica di Cutrone, a chiedere persino la ripetizione della partita. di Daniele Dell'Orco

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