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Davide Astori, Cruciani sulle parole di Dani Alves: "Perché lo dobbiamo ringraziare"

Giovanni Ruggiero
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Ci voleva un brasiliano passato per la Juventus e ora in Francia riccamente pagato dagli emiri per riportare tutti alla realtà, in questi giorni grondanti di retorica e parole al vento per una morte così tragicamente normale. Stiamo parlando di Dani Alves, e che quest' uomo sia lodato per sempre. Invece di lasciarsi andare alle solite parole scontate per la tragica scomparsa di Astori, il terzino ha detto la sacrosanta verità, tirando fuori quello che davvero pensa senza lasciarsi condizionare dalle solite logiche corporative. Novità assoluta, essendo i calciatori più prudenti del peggiore democristiano che sia mai apparso sulla faccia del pianeta Terra. Leggevamo ieri, su molti siti: parole choc di Dani Alves. Choc sì, ma contro le sciocchezze che si sentono in giro e contro il politicamente corretto pallonaro. Invece ecco un lampo di luce: niente buonismo, niente lacrime, niente finta commozione. Leggi anche: Dani Alves dopo la morte di Astori: "Non siamo particolarmente colpiti" A precisa domanda su Astori il Dani nostro dice che «non è turbato dal dolore perché non lo conoscevo personalmente e non eravamo amici». Guardatelo, se avete tempo, quel video. È eccezionale. Alves non offende nessuno, non è brutale come hanno subito commentato, non è "indifferente" come lo ha bollato senza pietà la Gazzetta italica. È semplicemente onesto con se stesso e le sue idee, e soprattutto non si accoda alla massa ipocrita: «Mandiamo un abbraccio caloroso alla sua famiglia che ha subìto questa perdita. Ma io ho un mio modo di vedere la vita. Penso che ognuno di noi ha una missione nella vita e quando quella missione è completa passiamo a un altro mondo. Forse lui aveva fatto tutto quello che doveva fare in questo mondo caotico e adesso è in un posto migliore... Chissà se si è lasciato alle spalle cose importanti... era una brava persona che merita di essere ricordata...». E poi ricorda: «Nel mondo ogni giorno muoiono milioni di bambini per diverse ragioni, per fame e altre cose, senza fare troppo clamore. Quelle morti sono importanti quanto questa... Tutti noi siamo di passaggio in questo mondo. Quando verrà il nostro momento toccherà anche a noi andare... Mi dispiace molto per la sua famiglia che ha subìto una perdita molto grave. Dispiace per la morte di un collega, ma non è un dispiacere paragonabile a quello di chi gli era veramente vicino...». Visioni religiose a parte, come non condividere quello che dice il brasileiro? Il quale ovviamente è stato massacrato sul web nemmeno fosse Mefistofele in persona: la mamma degli imbecilli è sempre incinta; un pagliaccio; un mezzouomo, una testa di cazzo; parole vergognose. E questo solo per citare le cosette più leggere che abbiamo letto su internet. Ma rileggete bene quelle frasi. Cosa ha detto di drammatico Alves, alla fine della fiera? Che non è scosso per la morte di Astori perché non lo conosceva bene, che è addolorato soprattutto per i familiari ma tanto prima o poi tutti dobbiamo morire e che tanti bambini crepano di fame e allegramente ce ne fottiamo. Un sano, sanissimo bagno di realtà. Avanti tutta, Dani. Continua così. di Giuseppe Cruciani

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