Rinasce il Circolo 'Ondina': sul Tevere sport, benessere, attività sociali
Roma, 3 lug. - (AdnKronos) - Rinasce "Ondina", lo storico Circolo romano sul Tevere nato nel 1935 come dopolavoro per i dipendenti dell'Ina (l'Istituto Nazionale Assicurazioni), che Generali Italia restituisce alla città riportando a nuova vita una porzione del Lungotevere, nel tratto compreso tra ponte Risorgimento e ponte Matteotti. Riqualificati, secondo criteri di sostenibilità e in armonia con la storia del Circolo, 2500 mq di area verde e i due storici galleggianti di 500 mq che diventano così un luogo di ritrovo e di benessere aperto a tutta la cittadinanza, per la promozione dello sport e le iniziative sociali. “Siamo felici di restituire alla città di Roma Ondina, uno spazio che fa parte della storia della nostra Compagnia - spiega Marco Sesana, Country Manager e Amministratore Delegato di Generali Italia - Vogliamo continuare ad avere un ruolo attivo per migliorare la vita delle persone ed essere loro partner nella quotidianità. Nato come spazio di welfare per i dipendenti nel 1935, oggi Ondina diventa un luogo di welfare per la comunità dedicato a sport, benessere e attività sociali accessibile a tutti”. Lo sviluppo delle attività del galleggiante è affidato a Raffaello Leonardo, canottiere italiano e olimpionico pluripremiato, presidente della Commissione Controlli Antidoping della Nado (Organizzazione Nazionale Antidoping Italia), membro del Coni, oltre che Cavaliere della Repubblica. “La passione per lo sport - dice Leonardo - unita alla voglia di restituire alle persone, soprattutto ai più giovani, parte di quanto ho maturato in carriera, mi ha spinto con grande entusiasmo ad intraprendere questa nuova avventura con Generali Italia. Il mio sogno è anche quello di coltivare giovani talenti che possano essere dei campioni domani”. Ondina si propone come un luogo di aggregazione per la città. Il Circolo sarà infatti uno spazio multifunzionale accessibile a tutti che ospiterà attività sportive che vanno dal canottaggio al paddle-tennis; dal fitness ai percorsi di running e biking sulla pista ciclabile, arrivando ad attività per bambini, iniziative socio-culturali e spazi di co-working. Un'attenzione particolare sarà poi rivolta all'insegnamento con istruttori qualificati dello sport della voga per i giovani, con particolare attenzione alle persone diversamente abili, tenendo presente anche l'importanza che sta oggi assumendo a livello federale il para-rowing e la paracanoa. Le attività di Ondina rientrano nell'ambito di "Valore Benessere", il programma con cui Generali Italia sostiene lo sport, la prevenzione e lo stile di vita sano, con iniziative che favoriscono l'aggregazione e lo stare bene insieme. La storia di Ondina. Negli anni '30, i dipendenti dell'Ina, a bordo della piattaforma galleggiante, si sfidavano a bocce, si tuffavano dai pontili, chiacchierano all'ombra di una tettoia. Costruito nel 1935 dal Lloyd Triestino su richiesta della Compagnia assicurativa, il circolo non era solo luogo di attività ludiche, ma anche di colazioni di lavoro tra i vertici aziendali del Gruppo Generali con ospiti di altre compagnie, dai Lloyd di Londra, a Munchener ad Allianz. Del Circolo Canottieri, annesso al galleggiante, è stato ospite illustre anche Federico Fellini. Ondina è ormeggiata su uno specchio d'acqua, parte dell'alveo del fiume Tevere nel suo tratto urbano. Proprio lì, accanto al campo da tennis, fu scoperto il suo “Cippo Fluviale”, vero e proprio gioiello archeologico del III secolo d.C., la cui iscrizione “curator alvei et riparum Tiberis” fu adottata come motto del Circolo Canottieri. I documenti degli anni '30 raccontano come, già al secondo anno di attività, Ondina avesse assunto una notevole importanza per le attività dopolavoristiche. Viveva intensamente nei mesi estivi ma durante tuto l'anno qui si praticavano la voga, la ginnastica ritmica, il canottaggio.