Cristiano Ronaldo, tutti i capricci: alla Juventus ha chiesto anche la macchina anti-gravità
Siccome non ne avete avuto ancora abbastanza, scriviamo un pezzo su un tale sconosciuto alle masse: Ronaldo. Ronaldo non lo conosce praticamente nessuno, se ne parla poco, ma lunedì inizierà ufficialmente la sua avventura sportiva con la Juventus (primo allenamento) e, quindi, è giusto provare a capirne di più di questo giocatore del quale nessuno parla. Nel caso specifico puntiamo tutto sul «Ronaldo vezzoso», ovvero: tutte le bizzarre richieste del «Sette» più famoso al mondo che è meglio accordare, altrimenti gli girano le balle. Stranezze e curiosità ronaldiane in ordine sparso: il mitico Cr7 ha scelto di vivere in un villone sulle colline torinesi con vista sulla Mole e sullo Stadium, buon per lui. I lavori per sistemare l'umile dimora sono già iniziati e comprendono la costruzione di un garage particolarmente capiente, del genere che ci possa entrare più di una Punto. Nel frattempo, l'indigente Cristiano, ha messo in vendita la villa di Madrid per 5 milioni: praticamente regalata. Nella nuova casa farà portare un macchinario già utilizzato in Spagna e marchiato «Nasa», che gli permetterà di allenarsi in assenza di gravità. Pare che Sturaro non ce l'abbia, ma lui sì. Leggi anche: Cristiano Ronaldo e la mancia al cameriere: una cifra da svenire A Valdebebas, la cittadella sportiva del Real Madrid e ex «seconda casa» del portoghese, il semidio studiava gli avversari guardando i filmati delle partite in una sorta di anfiteatro da 42 posti e si dilettava con due simulatori di Formula 1 installati nella cosiddetta «sala giochi». Sempre nel solito centro sportivo disponeva di una suite privata (42 metri quadrati) alla quale poteva accedere solo lui, tramite riconoscimento delle impronte digitali (nei paraggi anche una piscina da 20 metri quadrati con tanto di spa). Grazie a una «antica» biografia, sappiamo anche che: Ronaldo ha un ossicino in più nella caviglia destra, dedica ogni gol al padre Dinis Aveiro, morto nel 2005, indossa il calzino destro sempre per primo e privilegia lo stesso piede per fare il primo passo all'interno del terreno di gioco (ma ci deve entrare per ultimo, tranne quando gli «tocca» fare il capitano del Portogallo, ovviamente); sul pullman si siede «in fondo», sull'aereo «davanti», sistema adeguatamente la chioma con tanto di pomata durante l'intervallo, negli spogliatoi a Madrid era abituato a scegliere la musica più adatta per tutti e se per caso non ti piaceva... ti piaceva lo stesso. Ultima cosa fondamentale: Ronaldo non indossa camice a mezza manica neppure sotto tortura. Tutte queste boiate, trovate qua e là sul web, ci fanno chiaramente fare la figura degli stalker e maniaci e, certo, dovremmo imparare a faric i fatti nostri, ma Ronaldo «tira» che è un piacere e, quindi, ci siamo ritrovati addirittura ad elaborare questo genere di considerazione: l'uomo di Funchal, che è abituato a fare un po' quello che vuole come solo i grandi possono permettersi, potrà concedersi tutto ciò anche sui prati della Continassa o Allegri gli dirà «bello mio, tu e De Sciglio siete sullo stesso piano»? Questo interrogativo non ci fa dormire la notte, ma il dato di fatto è che Ronaldo è tra noi e se vuole mettere il parmigiano sul gelato lo può fare perché alla fine, quello che conta, è il risultato. Fino a domani basta pezzi su Ronaldo: promesso. di Fabrizio Biasin